Del Piero: “Juventus, credici! Chi era in B deve completare l’opera”
Mancano solamente due giorni all’attesissima finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. I bianconeri, che già hanno messo in cassaforte sia il sesto scudetto di fila che la Coppa Italia, a Cardiff vanno alla ricerca del Triplete. “Credo che la Juve di oggi sia più matura e consapevole. E ha un gioco molto “europeo”, un modo di stare in campo che ciascun calciatore sente suo”, assicura Alessandro Del Piero.
L’ex capitano bianconero invita i bianconeri a crederci: “E fanno bene. Del resto il Real non è inferiore al Barcellona, ma sarà dura. I tre motivi per crederci sono Buffon, Chiellini e Marchisio: loro c’erano dieci anni fa anche in Serie B, loro devono completare l’opera per i tifosi e per chi c’era in quel periodo”, il disegno immaginato da Del Piero a La Gazzetta dello Sport. E una vittoria a Cardiff consegnerebbe questa questa squadra alla storia: “Se la Juventus vincerà la Coppa dopo i sei scudetti, si potrà dire che avrà compiuto un’impresa leggendaria, riscrivendo la storia del club”.
Un cammino trionfale merito anche di Massimiliano Allegri, decisivo in alcune sue mosse. E Del Piero è d’accordo: “Il passaggio al 4-2-3-1 è stato determinante. Basta semplicemente vedere il sacrificio di tutti, il collettivo esalta il singolo. Allegri ha fatto un capolavoro, conta più la testa che il sistema di gioco. Sono cresciuti sia i giocatori che il tecnico”. Juventus che però deve fare i conti anche con numeri non proprio confortati in finale: “Non c’è una maledizione. Pensi solo a vincere, che quello sia il tuo momento. E spero davvero che lo sarà”.
Davanti a bianconeri ci sarà il temibile Real Madrid di Cristiano Ronaldo. I blancos hanno vinto 2 Champions League negli ultimi tre anni. L’ultima arrivata sotto la gestione di Zidane: “Lo stimo come uomo e come allenatore. Mi ha sorpreso come si è adattato alla squadra, il rapporto che ha instaurato con i campioni, la sua capacità di sapersi mettere ai margini in qualche momento ma è credibile e autorevole nelle scelte. Mi ricorda molto Ancelotti e credo si sia ispirato anche a lui”.