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Delio Rossi: “Palermo e Samp? Vedo poca competenza nelle proprietà straniere”

“Sono due piazze a cui sono affezionato. Mi dispiace”. Questi i sentimenti di Delio Rossi su Palermo e Sampdoria. L’ex allenatore rosanero, intervistato da Tuttomercatweb, ha dato la sua visione sulle due squadre in B

Al di là della proprietà forte mi viene da dire che non mancano i calciatori o gli allenatori, ma dei dirigenti che abbiano una visione corretta per trasformare in realtà le volontà della proprietà. Vedo poca competenza”.

Soprattutto nelle proprietà straniere, che lavorano su algoritmi e altre situazioni e pensano che il calcio sia un’azienda normale. Manca competenza. Guardate invece l’Inter, che invece ha un dirigente che è un maestro. Se non hai dirigenti all’altezza non puoi crescere”, conclude.


18 thoughts on “Delio Rossi: “Palermo e Samp? Vedo poca competenza nelle proprietà straniere”

      1. Salve a tutti.
        Cerco sempre di evitare di commentare, soprattutto le opinioni campate in aria e cariche di risentimenti malriposti, ma stavolta…
        Siete in malafede.
        Come si può dare la colpa a Mirri?
        Come si può continuare a dire che abbia fatto tutto SOLTANTO per un ritorno personale?
        Mirri è il primo dei tifosi.
        O forse dopo il tragico fallimento avreste preferito i vari Ferrero o Follieri?
        O magari una cordata di sgangherati imprenditori palermitani tutti fumo e niente arrosto?
        Panormosauri, non cambierete mai

          1. Ma magari fossi amico di Mirri.
            Non lavorerei a 1600 km da palermo da 20 anni ad oggi.
            Ciao Panormosauro

  1. l’astio di tanta gente nei confronti di Dario Mirri è deprecabile. Fa intravedere in controluce tanta ignoranza (e in certi casi, più rari ma più gravi, malafede) Forse costoro avrebbero preferito che , dopo il fallimento, il Palermo finisse nelle mani di un Ferrero qualsiasi;

    O magari pretendevano che Mirri si rovinasse economicamente, anzi rovinasse sé stesso e la sua famiglia, per continuare a gestire il Palermo, per la serie “fenomeni coi soldi degli altri”:

    Oppure – altra possibilità- avrebbero preferito che Mirri vendesse a qualche cia+++one tipo i Tuttolomondo;

    O magari volevano che cedesse a qualcuno “meglio” del City Group? Facciano i nomi: CHI? Per comprare il Palermo c’era la fila?

    Si rassegnino questi intellettuali: Mirri ha ceduto al miglior offerente in quel momento in circolazione; non c’era nessuna fila per comprare il Palermo. La sua priorità era garantire al club un futuro stabile, e – fino a prova contraria ed allo stato delle cose – ha preso una decisione giusta. Cosa vuol dire “futuro stabile”? Stabilità economico-finanziaria: evitare di andare in contro a nuovi fallimenti, come frequentemente successo nella storia di sta squadra. Evitare la rovina, quella vera. La Società Palermo al momento è economicamente solida, come non mai. Anche se sportivamente è gestita una me.da.
    In linea puramente teorica, l’unica alternativa al City Group utile a garantire al club un futuro stabile poteva essere (o potrebbe essere) qualcho fondo americano o comunque straniero, nel qual caso, dal punto di vista sportivo, le cose non sarebbero molto diverse.

    Lui ci ha guadagnato? Certo che ci ha guadagnato. Meno di quanto i più pensano, ma qualcosa ci ha guadagnato. E quindi? E’ un tifoso del Palermo ma è pure un imprenditore, non un filantropo e manco un fesso. Non c’è nulla di deprecabile o sbagliato in quello che ha fatto, e il 100% dei geni che lo criticano per avere venduto le sue quote al City Group, si si fossero trovati nella stessa situazione di Mirri avrebbero fatto la stessa cosa, tifosi o meno.

    Sia chiaro: sto discorso continuerebbe ad essere valido anche nella malaugurata ipotesi in cui il Palermo dovesse finire in C.

    Ho letto tante volte sta cosa vagamente infamante che Mirri con i soldi del CG “ha sistemato se stesso e le sue generazioni future”…a parte che, come dicevo, tenendo conto di quanto ha investito nel Palermo dal 2019 in avanti, il guadagno che ha realizzato è ben più contenuto di quanti molti immaginino… Mirri non è mai stato un morto di fame e non aveva certo bisogno di vendere al CG le sue quote nel Palermo per “sistemare” figli e parenti. Anche da questo punto di vista, semplicemente non vi rendete conto di ciò che dite.

    Un’utima cosa: ficcatevi nella zucca che Mirri nel Palermo non conta più niente. Zero. E’ il Presidente, ma il suo è un ruolo solo cerimoniale. Come Zangrillo al Genoa per capirci. La stragrande maggioranza della quote è del City Group, e il City group, tramite il consiglio di amministrazione del Palermo FC, ha scelto come Amministratore delegato il rag. Ugo “com’è umano lei” Gardini, che è pure direttore generale nonché ing. cav. Di gran croc. Del Club, e chi più ne ha più ne metta.

    E Gardini, quindi, il responsabile dell’amministrazione globale del Palermo: ergo, pur non curando direttamente la gestione sportiva del club (compito spettante a de sanctis), ha una responsabilità oggettiva, connaturata ai ruoli che ricopre, anche per i risultati sportivi totalmente disastrosi (che ovviamente non esclude la responsabilità diretta del DS).

    1. Concordo su tutto. E mi auguro che quanto minuziosamente spiegato serva a molti per capire il ruolo avuto da Mirri nella rinascita del calcio a Palermo. Ma la vedo dura

      1. Caro “Solo Rosanero”, alla stupidità non c’è cura, e sarebbe da pazzi pensare di poterla curare. Quindi chi , stupidamente, pensa che il disastro sportivo attuale sia “colpa di Mirri” continuerà senz’altro a pensarlo.

    2. Sig. Mirri poteva evitare di scrivere questo romanzo, la verità è una sola lei ha venduto al miglior offerente come dice lei, ma siamo sicuri che non c’era nessuno altro escludendo i vari Ferrerò o Tuttolomondo?

  2. Lato prettamente sportivo. Rossi potrebbe a mio parere essere l’ideale traghettatore verso un campionato tranquillo con la,salvezza quale obiettivo primario. Metterebbe tutti d’accordo, servirebbe a provare a ricucire la frattura gravissima con i tifosi. Ma qui si parla di calcio . Gardini è in grado di cogliere certe sfumature?

  3. Mettetela come volete ma Mirri è comunque il presidente ed è proprio in questi momenti di scoramento che avrebbe senso un suo intervento mediatico…il grande tifoso della gradinata…io da 40 anni sono in curva nord…e invece spiriu..ma runni si?…batti un colpo grande tifoso….parla ai tifosi e diminuisci la distanza tra questi androidi della società ed il pubblico che vi fa campare pagando abbonamenti, biglietti e trasferte..!!!

  4. Sig. Mirri poteva evitare di scrivere questo romanzo, la verità è una sola lei ha venduto al miglior offerente come dice lei, ma siamo sicuri che non c’era nessuno altro escludendo i vari Ferrerò o Tuttolomondo?

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