Di Donato a SN: “Ho il Palermo nel cuore, sogno di allenarlo”
Oggi la FIGC ha reso nota la lista dei tecnici che hanno superato l’esame al Centro Federale per il conseguimento di seconda categoria – UEFA A, che consentirà a questi allenatori di guidare squadre fino alla Lega Pro e Primavera. Tra di questi c’è anche Daniele Di Donato, grande ex del Palermo indimenticato dal pubblico palermitano. Intervistato dalla nostra redazione, “Dido” ha espresso tutta la sua felicità per questo passo nella sua nuova carriera: “Ho intrapreso questa nuova avventura da allenatore tre anni fa: dopo due anni con gli Allievi del Modena sono passato alla Berretti. Sto seguendo questo percorso, ho preso adesso il secondo patentino che mi consentirà di allenare fino in Lega Pro ed in Primavera. Sono soddisfatto, il passo più semplice è stato svolto”.
Di Donato sta lavorando coi giovani del Modena, ma c’è un sogno nel cassetto: “Allenare il Palermo? Magari. Uno ci prova piano piano, cercando di accumulare esperienze. Si inizia sempre dal basso, piano piano si vedrà. Io ho il Palermo nel cuore come tutti i palermitani“.
Parlando del Palermo d’oggi, invece, Di Donato è soddisfatto del lavoro che sta svolgendo la squadra agli ordini di Roberto De Zerbi: “Dopo una partenza incerta il Palermo ha trovato la svolta con un tecnico emergente come De Zerbi che da due anni fa bene e pratica un buon calcio. Sta facendo bene, anche con la Juventus non meritava di perdere. Il Palermo non ha demeritato contro una squadre che fa campionato a se. Stiamo (parla in prima persona, ndr) recuperando giocatori importanti, c’è da lavorare ma siamo sulla buona strada. Penso che il Palermo abbia le potenzialità per salvarsi. C’è un giocatore importante come Diamanti, un attaccante come Nestorovski che ha trovato i primi gol ed un tecnico che sa quello che vuole ed è consapevole di quello che sta facendo“.
Quello che sicuramente è cambiato dagli anni in cui Di Donato giocava al Barbera è l’apporto del pubblico. Una differenza abissale, ma per l’ex centrocampista rosanero ci sono i margini per rivedere la vecchia Favorita piena: “Ho visto che il pubblico sta riacquistando entusiasmo, questo è importantissimo. C’è tanta differenza nel pubblico tra i miei anni e adesso. D’altronde venivamo da anni difficili, e l’inizio di Zamparini segnò la rinascita dove si vinceva. Dopo le vicissitudini dello scorso anno il pubblico si è allontanato, ma basta vedere la voglia e la fame nei giocatori che il palermitano torna subito allo stadio e non li molla“.