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Di Natale: “Belotti migliore attaccante, ora scopro i giovani”

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Totò Di Natale ha iniziato una nuova vita, quella di talent scout: “A me piace scoprire i giovani, ho quel fiuto, capisco se uno ha talento o può diventare giocatore – racconta Di Natale alla Gazzetta dello Sport – E’ quel che già faccio con la mia Donatello, dove vinciamo e cerchiamo di mandare in alto qualche ragazzo. Uno, Brik, fa bene alla Fiorentina, abbiamo una buona collaborazione con l’Inter. Ma non è l’unica cosa che voglio fare: penso di essere utile come uomo spogliatoio, vedo che nei club c’è bisogno di gente come noi che al calcio ha dato tanto”.

Di Natale non ha ancora deciso cosa fare “da grande”, ma certamente non tornerà in campo, neanche per il suo Empoli: “Se c’è una bella partita benefica vado, ma non ho più giocato, neppure con gli amici. Preferisco tennis e, semmai, golf. Non ne ho avuto voglia, e non ne sento mai lo stimolo, neppure guardando le partite. E spero che Gila rimanga. Con L’Empoli potremmo parlare, ma di altro, io ormai vivo lì”.

Chiosa finale sui bomber italiani e su Belotti che Di Natale incorona come suo erede virtuale: “Belotti è il migliore in questo momento. Ha voglia, cattiveria, fame, ricorda un po’ Vieri per come si butta. Non mi dispiace questo ragazzo dell’Atalanta, Petagna e come attaccante esterno dico sempre Insigne. Non sono tanti quelli bravi, i numeri dei grandi vecchi sono ancora lì”.


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