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Di Piazza story: tra affari, segreti e sfide impossibili. E il Palermo…

Questa è la storia di uno di noi“. Così Salvatore Geraci apre una lunga intervista a Tony Di Piazza per ‘Il Corriere dello Sport’, citando la famosa canzone di Adriano Celentano di cui Di Piazza è un fan. Dall’approdo negli Stati Uniti per inseguire il sogno americano, fino alla vicepresidenza del Palermo, viene tracciata la storia dell’italoamericano. Una intera pagina con foto esclusive e il titolo “Palermo, un amore da serie A”.

Sono un classe 1952 di San Giuseppe Jato – racconta Di Piazza -. Da piccolo, amavo lo sport ma non avevo i centimetri per diventare calciatore. Giocavo in attacco e poteva sembrare una barzelletta. La mia vera passione era la musica”.

In America agli inizi Di Piazza si faceva spazio con la musica: “Cantavamo per gli sposi. Da 10 dollari a serata, una volta famosi si passava a 100. Così ho conosciuto mia moglie Nella, era damigella a un matrimonio per cui ho suonato. Abbiamo due figli, Frank, che è venuto al ‘Barbera’ per Palermo – FC Messina e Antonietta”.


Il primo affare, nel 1980: acquista, aiutato dalle banche e dai genitori, un immobile con 24 appartamenti e 4 negozi per 195mila dollari, niente per i tempi. E si regala una Cadillac bianca. Inizia così la sua ascesa di imprenditore immobiliare.

Passione rosanero, ma anche voglia di dimostrare qualcosa: “Ho preso il Palermo (40% delle azioni) perché sono un appassionato di calcio e dei colori rosanero. Ma, la ragione principale è dare il segnale che l’emigrante non è più quello che partiva con la valigia di cartone. Un manifesto di riscatto sociale. Sogno di portarlo in Serie A”.

L’emergenza Coronavirus potrebbe stravolgere i piani: “Con Mirri avevamo creato un piano triennale con l’obiettivo di portare il Palermo in Serie A. Ho fatto presente che, una volta in C, bisogna ridiscutere per non avere brutte sorprese. Un conto la promozione dalla D alla C, un altro dalla C alla B. Una volta in B, si penserà ancora più in grande. Fermo restando che parlare di A mentre attendiamo l’esito di questa stagione, mi sembra prematuro”.

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