Dybala: “Dura adattarsi al calcio italiano”
Il primo impatto con Palermo, per Paulo Dybala, è stato sorprendente. L’attaccante argentino, intervistato da Sportweek, ammette di non aver mai sentito parlare del capoluogo siciliano prima di metterci piede. Quando l’ha fatto, però, solo un pensiero è balzato nella sua mente: “Madonna mia, ma che caldo c’è qua?”, ammette ironicamente l’attaccante del Palermo. “Era estate e non si respirava – prosegue Dybala -. In Argentina non è mai così. Quando poi mi hanno portato a Mondello e ho visto il mare a 10 metri dal mio albergo, mi sono detto: questo è il paradiso. È incredibile: a metà novembre c’è gente che fa il bagno e altra che gira in giacca, cravatta e sciarpa…” A Mondello, dove abita, Dybala va spesso a fare un bagno a mare: “Anche a me piace nuotare, ma non vado mai troppo al largo perché ho paura“. A Palermo, inoltre, Dybala ha potuto apprezzare il calore della gente: “A Palermo si mangia alla grande e le persone sono troppo gentili. So che all’inizio si aspettavano di più da me, ma è stato complicato adattarmi al vostro calcio. Rispetto a quello argentino, e alla sua serie B, qui il gioco è molto più veloce, fisico e tattico. Pure gli arbitri sono differenti“. Adesso, però, i palermitani lo hanno adottato: “Diciamo che fino all’anno scorso era difficile che mi offrissero un caffè. Dall’inizio di questo campionato due o tre gratis li ho bevuti…“.