È il Palermo delle occasioni mancate: a Cosenza un altro vantaggio sprecato
Il Palermo non riesce a gestire le situazioni di vantaggio. Il pareggio di Cosenza è l’ennesima prova di un trend che ormai va avanti da inizio stagione. Tante le occasioni sprecate e i punti gettati al vento.
I dati sui punti persi dal Palermo partendo da situazioni di vantaggio sono allarmanti: sono infatti ben otto le partite di campionato che i rosanero avrebbero potuto vincere se fossero stati capaci di amministrare il risultato favorevole. In cinque occasioni i rosanero si sono portati in vantaggio di una rete, non riuscendo poi ad amministrare. Le sfide in questione sono quelle contro Ternana (1 – 1, 14a giornata), Como (3 – 3, 18a giornata), Brescia (4 – 2, 28a giornata), Sampdoria (2 – 2, 32a giornata) e Cosenza (1 – 1, 33a giornata).
Un dato ancora più preoccupante riguarda le partite che il Palermo non è riuscito a vincere nonostante il doppio vantaggio. Impossibile dimenticare i match giocati contro Parma (3 – 3, 16a giornata, il Palermo si era portato sull’1 – 3), Cremonese (2 – 2, 26a giornata, il Palermo si era portato sullo 0 – 2) e Pisa (4 – 3, 31a giornata, il Palermo si era portato sullo 0 – 2).
Inoltre, delle otto partite che il Palermo avrebbe potuto vincere, sei si sono chiuse in pareggio (contro Ternana, Parma, Como, Cremonese, Sampdoria e Cosenza) e due si sono tramutate in cocenti sconfitte (contro Brescia e Pisa). Non sempre nel calcio passare in vantaggio è necessariamente sinonimo di vittoria, ma allo stesso tempo è innegabile che la squadra avrebbe dovuto gestire in maniera differente le partite, con maggiore organizzazione tattica, esperienza, cattiveria agonistica e astuzia.
Infatti se avessimo vinto queste 8 partite, al posto di pareggiarne 6 e perderne 2, avremmo gli stessi punti de Parma, 69.
Ci staremmo godendo una gloriosa cavalcata a due verso la serie A con spareggio primo posto in programma venerdì sera al Barbera. Ed invece stiamo qui a contare quante volte la paura di vincere ci ha impedito di portarla a casa.
Speriamo Mignani trovi la cura, ma il problema è nella testa dei giocatori.
Prima del playoff verrà richiamato Corini sperando che perdonerà la mancanza di rispetto subita da parte dei soliti noti
Sogna, sogna pure, oppure vai a tifare Bagnolo Mella…
Queste sono le scorie radioattive di Corini dopo due anni di sfacelo totale.
Tu invece cancia disco. Non se ne può più di sentire le tue lamentele porta attasso da due anni.
Sguardi bassi e persi nel vuoto: la fotografia di una stagione. Preparatevi le valigie.
per vincere servono due tipologie di atleti; gli abituati alle vittorie e gli affamati di vittorie. Ne abbiamo pochi, abbiamo mestieranti fi categoria e gente preoccupata più del look che del gioco, tatuaggi, scaramaznie… bacio del tatuaggio, segno della croce, bacio del gomito, saltello e di nuovo segno della croce. A parte che a quanto pare non funziona e la cambierei come rito è palesemente un ossimoro teologico 🙂
Ancora qualcuno che ha il coraggio di inneggiare Corini. Mah!
Due anni di: Non gioco, no tenuta mentale, no tenuta atletica, involuzione di tutti i giocatori compreso gente indiscutibile come Brunori, Ranocchia, Diakite, Di Francesco, Di Mariano e lo stesso Lucioni che nelle ultime prestazioni con corini era visibilmente calato.
Per l’amor del cielo vada ad allenare da tutt’altra parte.
Lo ammiro solo come calciatore.
il campionato del Palermo è finito, non siamo nelle condizioni di vincere i play off, prendiamo atto della cosa e speriamo bene x l’anno prossimo.