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È morto Sven Göran Eriksson: l’ex allenatore di Samp e Lazio aveva 76 anni

Lutto nel mondo del calcio. È morto Sven Göran Eriksson, grande ex allenatore di Roma, Fiorentina, Lazio e Sampdoria, solo per citare le squadre italiane. Aveva 76 anni e da tempo lottava contro un brutto male.

Tanti successi da allenatore

Eriksson, nato il 5 febbraio 1948 a Sunne, in Svezia, è cresciuto in una piccola comunità. Inizialmente si appassionò al calcio giocando come difensore nelle squadre locali, ma la sua carriera da calciatore fu breve a causa di un infortunio. Decise allora di dedicarsi alla carriera da allenatore, iniziando come assistente tecnico nella squadra svedese Degerfors IF nel 1977. Dopo aver mostrato notevoli capacità, fu promosso a capo allenatore, avviando così una carriera che lo avrebbe portato ai vertici del calcio internazionale.

Nel corso degli anni ’80 e ’90, Eriksson si affermò come uno degli allenatori più rispettati in Europa. Guidò squadre come il Göteborg, con cui vinse la Coppa UEFA nel 1982, e il Benfica, con cui raggiunse la finale della Coppa dei Campioni nel 1988. Allenò anche la Roma, la Fiorentina, e la Sampdoria in Italia, ottenendo diversi successi nazionali e internazionali. La sua capacità di ottenere risultati con squadre diverse gli valse una reputazione di tecnico strategico e innovativo, capace di adattarsi a vari contesti calcistici.

L’esperienza di Eriksson alla Lazio, iniziata nel 1997, è stata uno dei capitoli più brillanti della sua carriera da allenatore. Sotto la sua guida, la Lazio visse un periodo di grande successo, culminato con la storica conquista dello Scudetto nella stagione 1999/00, il secondo nella storia del club. Oltre allo Scudetto, durante il suo mandato la Lazio vinse anche una Coppa Italia, due Supercoppe italiane e, a livello internazionale, la Coppa delle Coppe nel 1999 e la Supercoppa UEFA nello stesso anno. Questi successi consolidarono la reputazione di Eriksson come uno dei migliori allenatori in Europa, capace di ottenere risultati significativi sia a livello nazionale che internazionale.

Nel 2001, Eriksson divenne il primo allenatore straniero a guidare la nazionale di calcio dell’Inghilterra, ruolo che mantenne fino al 2006. Durante il suo mandato, portò la squadra ai quarti di finale di due Mondiali e di un Campionato Europeo, pur non riuscendo a superare questo traguardo. Dopo l’esperienza con l’Inghilterra, continuò ad allenare in diverse parti del mondo, inclusa una breve parentesi come allenatore della nazionale del Messico e vari club in Medio Oriente, Cina e Inghilterra. La carriera di Eriksson è stata caratterizzata da un costante impegno nel mondo del calcio, dove ha lasciato un’impronta indelebile grazie alla sua visione tattica e alla sua capacità di gestione.

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