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È morto Tanino Troja. Palermo dice addio al suo leggendario goleador

Addio a Tanino Troja, uno degli ex calciatori più rappresentativi del Palermo. La leggenda del calcio rosanero si è spento all’età di 78 anni dopo essere stato ricoverato in ospedale a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni.

Troja era ricoverato per complicazioni dovute a setticemia, diabete e problemi cardiaci: gli era stata amputata una gamba e aveva dovuto affrontare un’operazione quando è stato trasportato in terapia intensiva, dove è rimasto alcuni giorni. Purtroppo non ce l’ha fatta. Palermo e i tifosi rosanero piangono una dei suoi goleador più iconici e leggendari. E sui social aumentano di minuto in minuto i messaggi di cordoglio, le testimonianze di affetto e i ricordi indelebili lasciati nella mente di tanti tifosi.

Era non solo un bomber di razza ma una vera e propria leggenda del Palermo, di cui fu centravanti a cavallo degli anni ’60 e ’70. Uno dei più grandi marcatori di sempre rosa, tutt’ora in “lotta” con Brunori per il quarto posto tra goleador di viale del Fante di tutti i tempi. Un altro lutto che ha colpito la famiglia Troja: il figlio Salvatore, infatti, era morto per una malattia a soli 30 anni nell’agosto del 2021.


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30 thoughts on “È morto Tanino Troja. Palermo dice addio al suo leggendario goleador

  1. Addio Gaetano.
    Che triste! Pensare che non ci sei più.
    Sei stato il mio idolo! Per quel po’ che ho vissuto a Palermo.
    Pensate…. Quando mio zio Rimediava ( Mille Lire, tanto costava il biglietto
    Alla vecchia Favorita! )
    Li utilizzava per andare a vedere il Palermo.
    Certo con mille lire poteva entrare solo una persona, ma con un attimo di compassione!
    Le maschere…. Facevano entrare un grande è un piccino.
    Io ero il Piccino!
    La prima partita Palermo v/s Napoli!
    Il Napoli di Zoff, e Albano! Si! Proprio Albano.
    Il Palermo di Ferretti, Troja, e Pellizzaro.
    Il Palermo pareggiò quel giorno è lo zio Pinuzzo, ( Buonanima come si suole dire a Palermo, )
    E’ esploso in un pianto a dirotto!
    Vedere un vecchio di 30….. anni Piangere per la sua squadra del cuore!
    Mi fece l’effetto che ancora oggi… (Sono passati poco meno di 60 anni) quando sono svestito… mi sento addosso una delle mie 200 e passa maglie Rosa!
    Grazie di Cuore! Gaetano.
    Riposa in Pace.
    Un abbraccio! Alla famiglia.
    Saluti.

  2. Un grande, grande, grande dolore!
    Riposa in pace, Bomber, e fai divertire gli angeli, adesso …
    Un abbraccio affettuoso a tutta la sua famiglia e le mie più sentite condoglianze.

  3. Sono troppo giovane per averlo visto, ma i racconti di mio padre mi hanno ostruito sul campione che era! Purtroppo non ho mai visto in video la sua famosa bicicletta. C’è qualcuno che ha qualche video da segnalare per poterla vedere?

  4. Mio primo idolo, il centravanti forte , fisico . Era il 1969. Ho avuto poi il privilegio di conoscerti meglio , di scambiare spesso opinioni e idee mentre allenavi il Ficuzza in serie A. Anni d’oro per il calcio a 5 siciliano. Ciao Tanino . Ti ho voluto bene.

  5. R.I.P
    In campi no l’ho ricordo però si l’ho conosciuto come allenatore del mio perde d’origine Gibellina

  6. Ai miei tempi era chiamato il centravanti della frittola e stigliole, ma a noi non ci interessa va il grande uomo che era il grande e vero centravanti riposa in pace tanino

  7. Ero un ragazzino che ha avuto il privilegio di vederlo giocare andando allo stadio. Non potrò dimenticare mai il gol di testa in tuffo realizzato contro il grande Cagliari di Gigi Riva. Addio campione.

  8. Ero un bambino che la sera si addormentava pensando con gioia al grande gol di Tanino di testa in tuffo contro il mitico Cagliari di Riva, Albertosi e Domenghini. Ancora grazie Tanino. Il Signore ti accolga tra le sue braccia.

  9. Il mio battesimo rosanero non poté che essere più fortunato e più propizio. Quella domenica di dicembre del ’69 fu il mio imprinting. Palermo-Cagliari 1-0. Gol di Tanino. Il primo go rosanero visto dal vivo fu il suo. Cosa che segnerà per sempre il mio imprenscindibile rapporto coi colori rosanero. Il mio primo idolo. R.I.P. Tanino

  10. Mio padre buonanima, che, per mestiere, negli anni ‘60 doveva seguire il Palermo pure nelle trasferte, non mi ha letto una favola per tutta l’infanzia. S’e’ premurato, però, di narrarmi le gesta di Troja fino a quando io ho compiuto cinquant’anni e lui stava ancora bene.
    Ebbene oggi, appreso della morte di Tanino, m’e’ ritornato in mente uno degli aneddoti di carattere assolutamente privato (quelli d’impronta pubblica si aprivano, immancabilmente, con il gol segnato a Yashin alla Favorita) raccontati da papà con protagonista il grande centravanti che, stamattina, ha raggiunto in Cielo il suo successore, nel ruolo di bomber rosanero, Vito Chimenti.
    L’episodio datava dicembre 1968, aveva per location l’allora Cecoslovacchia e prendeva le mosse dalla partita di Mitropa Cup disputata dal Palermo, promosso in A dopo il primo posto conquistato in B, con l’Inter Bratislava e persa 3-0 (al ritorno non bastò il gol di Pellizzaro per recuperare il passivo ed evitare l’eliminazione con la formazione che, poi, avrebbe vinto quell’edizione del trofeo).
    Mio padre, che, per l’occasione, indossava un montone polare mentre diversi componenti della comitiva, sottovalutando il clima glaciale della Cortina di Ferro, vestivano giubbotti adatti all’inverno umido di Mondello, ebbe l’infausta idea di acquistare, in un negozio gestito dal Partito Comunista locale, uno splendido quanto monumentale servizio di piatti da 12 in porcellana boema (15.000 lire al cambio dell’epoca. Poche per fare un regalone a mia madre). Papà si aspettava, ovviamente, che il compagno-funzionario-commesso inscatolasse la merce in modo da renderla trasportabile pure per uno straniero al seguito di una squadra di calcio. Macché… Quello lego’ la pila di piatti con uno spago e tanti saluti allo sventurato siciliano di turno.
    Già zavorrato dal montone polare e in più costretto a trascinarsi dietro, in ogni spostamento del gruppo, quel pesantissimo servizio confezionato alla bell’e meglio, papà divenne, presto, lo zimbello di Troja. “Ma comu t’arrisicasti ad accattare ‘sti piatti – lo canzonava Tanino -? A Palermo a porcellana un c’è?”. E giù risate e colpi di gomito con l’allenatore Di Bella e i compagni Giubertoni, Landri e Reja.
    Mio padre resistette, stoicamente, a tutti gli sfottò orchestrati da Troja e, dopo la sconfitta subita dal Palermo in una gelida mattinata con sugli spalti solo una scolaresca precettata dal Partito, si tirò dietro il macigno sino all’aeroporto.
    Sdoganati dai finanzieri cecoslovacchi e issati sull’aereo da papà sempre più ansimante, i piatti incominciarono, improvvisamente, a suscitare più ammirazione che scherno. Erano, del resto, stupendi. Così, quando l’atterraggio a Punta Raisi era, ormai, imminente, Tanino s’arrisico’ a chiedere a mio padre quanto avesse pagato il servizio e gli offri’ sino a 50.000 lire per comprarlo. Papà rispose che, a causa delle reiterate prese in giro subite, non gli avrebbe venduto i piatti nemmeno per un milione. Troja abbozzò ma un po’ se la prese. Tanto che mio padre giurava: “Per un mesetto ‘sto figlio di Resuttana mi tratto’ da estraneo, Come quando, dopo due anni a Brescia, tornò a Palermo parlando con un’inflessione lombarda. Io allora…”. No, papuzzo, questa è un’altra storia. La racconteremo magari in un’occasione più lieta.

  11. Anno 1961 appena io entrato al Cannizzaro, nell’intervallo si andava sul retro pieno di erba e buche e i più grandicelli si cimentavano a scalciare con impeto un pallone e fra questi Tanino che poi ci invitava al donBosco ed a Resuttana per la domenica. Eterna ammirazione per la sua caparbietà nel gioco. Ciao Tanino Rip.

  12. Non sapevo dello strazio finale, questo mi addolora, la morte è un destino comune. Fioccano i Rip, mai come adesso inappropriati. Certi bomber, di una ‘stirpe pazza di eroi’,  non riposano, al limite stanno a bordo campo, in attesa dell’assenso dell’arbitro, per rientrare. Per ‘sfunnari’ di nuovo le reti, come Vernazza, come De Rosa, come Troja.

  13. Ha allenato la mia Palermo Calcetto….restio nel farlo ….ma poi ci portò alla Pool Scudetto arrivando al terzo posto nazionale…che soddisfazione….Riposa in pace Mister Tanino

  14. Lo ricordo perfettamenteTonino.Ricordo davanti lo stadio in una vigilia con l’Inter parlare con noi tifosi.Che emozione anche se ero piccolo.

  15. Ricordo di Troia,il possente fisico ma sopratuttu le grandi e muscolose gambe che avevo.Un marziano sembrava da incutere terrore ai difensori avversari.

  16. Il Campionato di Serie A del 69-70 (quello del Cagliari e di Palermo-Cagliari) iniziò con un (bel) gol di Troja (firma autentica), alla Juventus (4°minuto) . Comunicato(mi) dallo Studio Centrale, Torino non era tra i campi collegati. Momenti di felicità tutt’altro che trascurabili, anche se ben presto la situazione verrà ribaltata. Finirà a ‘cafiata’, tra le cause la prestazione poco brillante del portiere Ferretti (v.video ancora presente su YT). Era una buona squadra quel Palermo, almeno così mi sembra di ricordare. Troja, Pellizzaro, Giubertoni, Bercellino, Ferrari. Eppure dopo le prime partite già vittima designata. Eviterà comunque l’onta dell’ultimo posto, lasciata al Bari. Peggio farà il tifoso rosanero, ultimo in chiusura, per media-presenze allo stadio. Questa del grande cuore, della passione senza limiti, del popolo rosanero, è una storia che forse bisognerebbe riesaminare.

  17. Ciao Tanino, non credo alla tua dipartita. No. Ti voglio ricordare come quando ti vidi la prima volta. Aitante, immancabile. Ciao Tanino !

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