Le emorroidi di Coronado e quel terrone di Trajkovski. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara
Né il primo posto né la proverbiale generosità natalizia convincono i palermitani a venire al Barbera e anche questo sabato gli spalti si presentano più vuoti della cassa di un ente pubblico in tempo di tredicesima. Noi, allegramente, ce ne fottiamo e dopo esserci colati con la più classica delle “assuppaviddano” ci godiamo vittoria, primo posto e per riscaldarci doppia razione di moscow mule e gin tonic, rigorosamente con Plymouth 34 per festeggiare. Buon per noi e peggio per chi non c’era.
La Ternana si presenta in divisa fluo e sembra di stare tutti dentro un astuccio con gli evidenziatori “Stabilo boss”: ed è subito cancelleria. Il Palermo, schierato in formazione ormai tipo, a causa delle defezioni, con Coronado a centrocampo e La Gumina titolare, entra in campo più pimpante di un adolescente represso a un party piscina con gara “miss maglietta bagnata” e la Ternana non fa in tempo a schierarsi che viene subito aggredita. Tiri, rimpalli, angolo e poi, con una discesa a mille all’ora, Rispoli, rinvigorito dai consigli tattico-legalitari settimanali del nostro amico Mario, travolge e semina avversari, toglie la palla anche al compagno Gnahoré, quasi abbattendolo, e segna al terzo minuto.
PALERMO – TERNANA, GLI HIGHLIGHTS
Dopo pochi minuti la Ternana è costretta addirittura ad un doppio cambio per una capocciata da antologia tra due compagni di squadra che ci ha ricordato un film di Bud Spencer. Entrambi escono insanguinati ed in stato semicosciente e a loro vanno i nostri auguri di una pronta ripresa. Angolo buonismo chiuso. La partita sembra in discesa ma Il Palermo perde la foga iniziale e la Ternana comincia a capire dove si trova la porta degli avversari. A fine primo tempo, nonostante qualche incursione dei rosa che poteva meritare miglior sorte, la Ternana prende una traversa: palla moscia in area e colpo di testa senza nessuna velleità del giocatore in maglia fluo; Posavec era uscito a prendere una margheritina a metà area e la palla lo scavalca colpendo il legno grande che salva così le nostre coronarie.
Il Palermo sembra più sveglio nella ripresa e La Gumina, dopo un clamoroso errore, è bravo a entrare in area come un trattore in tangenziale e farsi abbattere. Rigore! Coronado prende la rincorsa come uno che ha una verruca alla pianta del piede e le emorroidi in piena evoluzione e il portiere para una palla che avrebbe potuto spingere via con un soffio. Il Palermo si spinge in avanti con ancora più convinzione e sfiora il gol in diverse occasioni. Dopo qualche tentativo clamoroso comincia ad aleggiare il classico terrore del pareggio beffa ma, tra continui cambi di fronte e palloni svirgolati, la partita si avvia alla conclusione più giusta.
Il Palermo vince, mantiene la testa della classifica e si avvia a grandi passi verso i match da seguire con pandoro, panettone e champagne nel bicchiere. Perché del resto, come ci hanno insegnato nella perfida Albione, che feste sono senza il pallone? Forza Palermo!
FALLIMENTO: CHIESTA PERIZIA TERZA. LA SITUAZIONE
“ROSANERO IN FEST”, LE FOTO PIU’ BELLE
Posavec 6 – Sembra avviato verso un pomeriggio insolitamente sereno ma a fine primo tempo ci ricorda che è sempre lui, con una uscita nella terra di nessuno, su cui la Ternana rischia di pareggiare ma viene salvato dalla traversa. Fortunello.
Struna 7 – Non sbaglia praticamente nulla anche perché il suo diretto avversario gli arriva all’ombelico e lui lo sovrasta letteralmente. Golem.
Bellusci 7 – Anche lui gioca una gara praticamente senza sbavature. Ribadiamo che questo look terrorizza gli avversari che gli girano alla larga. Osama.
Cionek 6 – Pesa sulla sua prestazione un grossolano fallo di mano che per fortuna né noi sugli spalti né l’arbitro in campo vediamo. Meglio così. NO-VAR.
Rispoli 9 – “Ma chi era Maradona ai mondiali del Messico contro l’Inghilterra?” (Cit. Mattia). C’è poco da aggiungere. Fenomeno.
Jajalo 7 – Recupera, smista, contrasta, rilancia. Ma che è successo a quel giocatore che ci ha fatto tirare giù tutti i Santi negli ultimi anni? Convertito.
GIAMMARVA E GLI AVVOCATI: “MERCATO NON SARÀ CONDIZIONATO”
Gnahoré 7,5 – Il nostro Pogba si dimostra un gigante a centrocampo sia in fase offensiva che in copertura. Potrebbe anche trovare la via del gol ma cincischia al momento buono. Polifemo.
Aleesami 7 – Sta imparando pure a difendere oltre che ad arare la fascia con le sue scorribande. Trattore.
Coronado 6 – La sua prestazione è stata più che positiva ma un rigore così non si può tirare. Nino.
Trajkovski 7 – Letteralmente trasformato da quando lo abbiamo scritto noi. Sprinta, dribbla, lotta e viene picchiato come non avevamo mai visto. Forse ha sentito aria di cessione e non se ne vuole andare. Terrone.
La Gumina 6,5 – Tanta buona volontà ma anche tanta approssimazione. Però l’azione con cui si procura il rigore ci esalta e gli fa guadagnare parecchi punti. Indigeno.
Tedino 8 – Non sbaglia più né formazione iniziale né cambi in corsa e soprattutto ha creato un gruppo vero per compattezza, sicurezza e acume tattico. Coach.
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