Il “pizzino” perso e la supplica di Szyminski: che botta! Le pagelle ironiche di….
La panchina è dura ma ora ho capito perché quello stregone del direttore Monastra non ha voluto farmi scrivere più: perché porto attasso. Avevo scritto in estate che Dolce e Gabbana avrebbero comprato il Palermo e invece Zamparini è rimasto a spadroneggiare; speravo di approfittare dell’assenza di quegli “ubriaconi” di Amenta e Ferrara per celebrare la vittoria del Palermo a Empoli e invece è arrivata la sconfitta più pesante della stagione. Va beh, non scriverò più.
Però vorrei sottolineare che l’Empoli ha vinto in modo scorretto perché ha giocato soltanto sulla fascia in cui mancava Rispoli e purtroppo non mancavano Szyminski e Dawidowicz che hanno giocato con la stessa naturalezza di due detenuti ai lavori forzati con la palla di ferro al piede legata con le catene. Avrebbero dovuto essere più eleganti, quelli dell’Empoli. Che motivo c’era di far piovere tutto il giorno? Non lo sapevano che Jajalo aveva dimenticato a casa gli stivali e non riusciva ad alzare i piedi? E tutto quel movimento a centrocampo che ha causato il raffreddore agli attempati giocatori del Palermo mica ci è sembrato giusto.
EMPOLI – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS
E poi nemmeno una farfalla sul terreno di gioco. Trajkovski e Coronado hanno vagato per il campo cercandone invano almeno una per la loro collezione privata: quando sono usciti dal campo e hanno chiesto ai compagni il risultato della partita ci sono rimasti doppiamente male: ma come, 4 a 0? E Posavec, arrabbiato nero, si è rivolto a loro in dialetto stretto. “Ma allora non avete Caputo niente?”.
Visto che non c’è stata partita è inutile soffermarsi sui particolari. Meglio passare alle buone notizie: la prima è che Struna sarà squalificato dopo la dodicesima gomitata in faccia a un avversario che gli aveva criticato uno dei suoi tatuaggi; la seconda è che Bellusci più lo fischi e più gioca meglio ma contro il Foggia sarà durissima per lui perché c’è il rischio che giochi Rajkovic dopo quattro anni e sette mesi di assenza. L’ultima bella notizia è che Amenta e Ferrara stanno bene, si stanno ubriacando all’estero per dimenticare la sconfitta ma prima o poi torneranno. E io torno in panchina.
Posavec 4 – L’unica parata della giornata, in fondo, è un errore che costa il primo gol. Poi deve solo ricordarsi di contare le reti di Caputo. Pallottoliere.
Dawidowicz 4 – Una partita che sembra un calvario. Si carica sulle spalle la “croce Szyminski” e si vede. Cireneo.
Struna 4 – Alza troppo il gomito e quasi mai i piedi. Nel terzo gol Caputo lo irride. Impantanato.
Bellusci 6 – Fa il bis sul campo in cui appena pochi mesi fa si era guadagnato la retrocessione e i fischi del suo pubblico. I fischi per lui ci sono ancora, solo che la squadra da retrocessione stavolta è il Palermo. Ma lui gioca una buona partita. Rimpatriata.
Szyminski 4 – Aveva pregato intensamente per tutta la notte la famosa Madonna polacca di Częstochowa sperando che, nel ballottaggio con Fiordilino, Tedino scegliesse il giovane palermitano. Gli è andata malissimo, supplica inascoltata e penitenza immediata. Chierichetto.
LA FESTA DI ANDREAZZOLI A FINE GARA
Chochev 5 – Il gol di testa-faccia-spalla contro il Brescia aveva illuso, i troppi colpi di testa al pallone gli hanno procurato un’emicrania. Aspirina.
Jajalo 5 – Il venerdì per lui è abitualmente il giorno dedicato a sauna e massaggio. E si è dimenticato di disdire l’appuntamento con il suo personal trainer. Assente.
Coronado 4 – Ha perso la bussola e ha vagato per tutto il campo a testa altissima, cercando in cielo il Grande Carro per orientarsi. Ma pioveva forte, il cielo era nuvoloso e non ha visto né il Carro né la palla. Disorientato.
Aleesami 5 – Quindici-venti minuti di superlavoro, perché il Palermo impostava il gioco solo dalla sua parte. Poi, infastidito, si è fermato, ha chiesto e ottenuto un tavolo sindacale per discutere sugli straordinari e si è distratto dalla partita. Scioperato.
Trajkovski 4 – Cosa deve fare di più quel povero ragazzo per ottenere un po’ di riposo? E’ dal 2003 che non gioca una partita dignitosa sperando in una settimana di tranquilla panchina ma Tedino non ci sente. Incompreso.
Nestorovski 5 – Grossi passi avanti: ha visto e toccato la palla, ha perfino effettuato tre conclusioni in porta. Ora bisogna solo ricordargli che dall’altra parte c’è anche il portiere e che bisogna fare di più. E che non segna da novembre. Disabituato.
Tedino 5 – Non è fortunato perché un’ora prima della gara ha perso il pizzino con la formazione e ha dovuto improvvisare. Ma aveva ragione lui, come sempre, e l’aveva detto in conferenza stampa: Andreazzoli è bravo e l’Empoli gioca un gran calcio. E il Palermo l’ha confermato. Veggente.