Empoli – Spal 2 – 4 / LE PAGELLE: Floccari eterno, Petagna tuttofare
Empoli – Spal la decidono gli attaccanti. Caputo sblocca da rapace d’area, Petagna e Floccari la ribaltano. L’Empoli spera con la rete del talentino Traore, ma Petagna è implacabile. Nel finale è Antenucci (appena entrato) a spegnere le speranze dei toscani, sempre più attardati in zona retrocessione.
EMPOLI: Dragowski 5,5; Nikolaou 5,5, Maietta s.v. (15′ p.t. Rasmussen 4,5), Veseli 5,5; Dell’Orco 5,5 (1′ s.t. Mchedlidze 6), Bennacer 6, Capezzi 5,5 (28′ s.t. Brighi 5,5), Traore 7, Di Lorenzo 5,5; Krunic 6, Caputo 7.
SPAL: Viviano 5,5; Cionek 5,5, Vicari 6, Bonifazi 5,5; Lazzari 6,5 (41′ s.t. Felipe s.v.), Murgia 6, Missiroli 6,5, Kurtic 5,5, Costa 6; Petagna 8 (45′ s.t. Schiattarella s.v.), Floccari 7,5 (38′ s.t. Antenucci 7).
I MIGLIORI
Traoré: Sin dal primo minuto va all’assalto della porta avversaria: tanto pressing e tanta foga (pure troppa), ma soprattutto tante occasioni pericolose create. E alla fine il primo gol in carriera arriva (anche se per la sua squadra alla fine serve a poco). Predestinato.
Lazzari: Talmente attivo che arriva sfinito a fine partita. Dell’Orco prova a sfidarlo, lui sfodera un cross telecomandato per Floccari e tanta tanta corsa sulla corsia di destra. Nonostante i crampi, Semplici cerca di tenerlo in campo finché può. Un fattore del gioco spallino.
Floccari: Esempio di cinismo ed esperienza. Conquista il calcio di rigore dell’1-1 e mette la firma sul gol che vale il sorpasso. Dopo il gol alla Juve, il momento magico continua.
Petagna: Rigore tirato così così ma alla fine gli va bene, oltre al consueto lavoro di raccordo tra trequarti e centrocampo. Poi la bomba da fuori area che vale il 14esimo gol in campionato (chi ci avrebbe scommesso?) e il pallone del ko offerto ad Antenucci (splendido gol all’incrocio). Tuttofare.
I PEGGIORI
Rasmussen: Entra a freddo al posto di uno sfortunato Maietta e non passa l’esame: in marcatura Floccari lo coglie impreparato. Nella ripresa sul tiro di Petagna interviene quando ormai è tardi, mentre Antenucci nel finale se lo mangia in un sol boccone. Un pomeriggio da incubo.
Nikolaou: L’intesa con Rasmussen sembra scarsa e in occasione del rigore combina la frittata: marcatura persa, controllo maldestro e pestone su Floccari che costa un calcio di rigore. Male nella difesa dell’uno contro uno.
Cionek: Mentre Caputo legge la situazione e va a depositare il pallone in rete, il polacco sta ancora cercando di capire cosa sia successo. Disattenzione davvero madornale, anche se una delle poche.