Entella e Crotone furibondi con la giustizia sportiva. E aspettano che il Palermo…

La giustizia sportiva scontenta proprio tutti. E’ ancora viva la delusione in casa Palermo per la sentenza che ha visto il Parma penalizzato sì ma nel prossimo campionato di Serie A, ma con il pasticcio del caso Chievo ora altre squadre si uniscono alla lista delle scontente e oltre a preparare esposti e ricorsi, aspettano anche le mosse dei rosanero nell’appello del caso Parma.

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Su tutte c’è il Crotone, rimasto in attesa di una sentenza contro il Chievo e che ora dovrà aspettare un nuovo processo (con il rischio quasi certo di una sentenza fuori tempo massimo per il ripescaggio in A), ma ora anche l’Entella che dopo la penalizzazione applicata al Cesena nel 2018/19 e non nello scorso campionato, non ha più chance di essere ripescata o riammessa in B, con la beffa ulteriore che i romagnoli ripartiranno dalla D e non sconteranno la pena prevista dalla sentenza.

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A scontentare tutti è ancora una volta l’interpretazione giuridica di “stagione in corso” data dai giudici del TFN e  ribadita anche nel procedimento Chievo-Cesena, per cui la stagione in corso in cui applicare le sanzioni è ormai da considerarsi la 2018/19 (a decorrere dal 1 luglio, data oltre la quale il processo Chievo-Cesena è stato celebrato).

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Paradossalmente le attenzioni del calcio italiano (o comunque di larga parte) sono rivolte ancora una volta al Palermo: il suo ricorso in appello contro la sentenza Parma verterà infatti proprio sul concetto di “stagione in corso” con l’intenzione di ribaltare l’interpretazione giuridica in tema di afflittività della pena e mantenere aperte le speranze di Serie A, le sue ma forse anche quelle del Crotone, oltre che dell’Entella in B.

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