“Esprimiamo la nostra vicinanza”: dramma in casa bianconera | Inaccettabile una fine del genere

Clamorosi gli avvenimenti che si sono consumati in Italia: l’evento è assolutamente da condannare. Il tutto ha preso luogo nel rettangolo di gioco di una delle squadre in cima alla classifica: ecco cos’è successo.

Sono tanti i messaggi positivi trasmessi dal mondo dello sport. Sia gli sport individuali che quelli di squadra, infatti, aiutano ad allenare diverse caratteristiche che sono molto importanti per ogni atleta e ogni persona. Quando si compete in uno sport, innanzitutto si impara ad avere fame di risultati.

L’obiettivo è quello di raggiungere l’obiettivo attraverso il duro lavoro e il sacrificio. Oltre ai benefici fisici legati all’allenamento, tanto viene trasmesso dalla capacità di riuscire a stare in una squadra. Il calcio, da questo punto di vista, è un veicolo molto forte di determinati valori.

Per raggiungere il risultato, infatti, quando si gioca a calcio bisogna imparare a vivere il gruppo senza annullare le proprie individualità. Anzi, è proprio all’interno della squadra che alcune caratteristiche individuali vengono esaltate. Come dice qualcuno, raramente si vedono squadre vittoriose essere poco “gruppo“.

Nel corso del tempo, data l’importanza che questo sport ha nei confronti di milioni di persone, sono stati molti i messaggi positivi che sono stati legati al mondo del calcio. Non sempre, però, le cose vanno come dovrebbero andare sulla carta.

Quando lo sport porta comportamenti scorretti

Purtroppo, nel corso del tempo abbiamo anche imparato ad assistere ad episodi tutt’altro che positivi. Tante volte le tifoserie organizzate si lasciano andare a cori beceri, insulti personali e razzisti, che rovinano la bellezza dello sport.

Gli sfottò fanno parte del gioco, e imparare a digerirli è un’occasione per maturare. In altri casi, però, si supera decisamente il limite. A volte sono gli stessi calciatori che propongono comportamenti inaccettabili e antisportivi: falli brutti, tentativi di inganno, insulti e violenza fisica.

Il caso di violenza dell’ultima giornata

L’ultima giornata di Lega Pro ha visto un bruttissimo avvenimento prendere luogo al Dino Manuzzi di Cesena. Durante la gara contro l’Olbia, infatti, Christian Shpendi è stato vittima di un contrasto molto duro che ha provocato alcune ferite. Come reazione, suo padre ha deciso di entrare in campo.

L’uomo si è subito avventato sul portiere dei sardi, Rinaldi, rifilandogli un pugno in volto. Oggi sia la società del Cesena sia quella dell’Olbia hanno condannato l’avvenimento. Lo stesso Liman Shpendi, protagonista della vicenda, ha chiesto pubblicamente scusa per il suo gesto.