Fallani: “Voglio conquistare il grande calcio con il Palermo. Pelagotti…”
É il più piccolo della squadra, “ma per il portierino rosanero l’età non conta”. Così Salvatore Geraci introduce sul Corriere dello Sport la propria intervista a Mattia Fallani, giovane portiere pronto al primo tra i professionisti. Un altro anno in Sicilia, un altro anno al fianco di Alberto Pelagotti, che è… avvisato: “Sarò ancora il cucciolo di questa squadra ma vorrei ritagliarmi uno spazio e salire in B da protagonista. Alberto ne è a conoscenza (sorride, ndr). Mi ha messo sotto perché arrivassi in forma per il ritiro. E’ stato fondamentale per la mia crescita. Mi tartassava e lo fa ancora. Gliene sono grato”.
Fallani si racconta e rivela i suoi idoli (Donnarumma e Gollini) ma anche il suo animo ribelle che da ragazzino rischiò di costargli la carriera: “Mi fratturai l’omero giocando con gli amici in spiaggia. I medici dissero che era la fine. Avevo paura, il mio sogno sembrava svanito. Invece eccomi qua”. Poi, dopo 8 anni di Fiorentina, la scelta difficile ma convinta di lasciare il settore giovanile della Fiorentina e tentare un’altra strada.
Ora il giovane portiere pensa solo al rosanero e cerca spazio, nella speranza che il Palermo creda in lui anche in futuro: “L’anno scorso, ero sul punto di andare in prestito vicino casa, al San Donato Tavarnelle di D giusto per essere titolare, quando il procuratore mi chiama: “Mettiti a sedere, il Palermo ti vuole!”. Rispondo: “Prendo la bici, vado di corsa”. Dal tornare a casa a ritrovarmi in rosanero è stata una sorpresa straordinaria. Sempre fra i dilettanti, ma qui, ho vissuto emozioni uniche e sono strafelice di essere tornato”.
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