I colori rosanero conquistano anche… l’altro Mondo. Grazie a Federer
Dopo più di una settimana, non mi sono ancora abituato a questo Federer sontuoso ed elegante che indossa una maglia bianca con banda diagonale rosa e nero che fa tanto anni 70. Federer è salito nuovamente sul podio (sesta volta) più alto agli Australian Open, uno dei quattro Slam dell’anno, battendo Cilic in finale per 3 set a 2 (6-2, 6-7, 6-3, 3-6, 6-1). E lo ha fatto alla veneranda età di 36 anni e mezzo, arrivando in finale senza perdere nemmeno un set. Cose dell’altro mondo.
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Chiamatelo anche provincialismo ma vedere trionfare Roger Federer con quella maglia mi ha dato sensazioni ancora più belle. Chi ama il tennis non può che amare Federer, probabilmente il più forte di sempre. Ma vorrei aggiungere (forse è un delirio della domenica mattina) che chi ama il calcio non può restare indifferente a questi colori rosa e nero, così unici e così significativi. Grazie a Federer (e alla sua innata eleganza) il rosanero ha conquistato l’altro Mondo, il continente australiano.
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Per la cronaca: Federer ha battuto, senza mai perdere un set, nell’ordine Bedene, Struff, Gasquet, Fucsovics, Berdych, Chung. E in finale ha ceduto due set a Cilic ma ha sempre avuto in mano il match, incantando ancora una volta con le sue giocate sovrannaturali. Pressapoco come se il Palermo vincesse 3 a 0 le prossime sette partite di fila, segnando gol con tiri al volo, colpi di tacco e rovesciate acrobatiche. Sì, è un delirio mattutino.
FONTE FOTO: profilo Twitter ufficiale Australian Open
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