FeralpiSalò – Palermo 1 – 2 LE PAGELLE / Ranocchia e Soleri sono decisivi
Come volete commentare questa partita? Come la vittoria del più forte che fa sfogare gli avversari nel primo tempo e li punisce nel secondo tempo con il cinismo di chi sa il fatto suo? O preferite sottolineare un primo tempo quasi obbrobrioso al quale ha fatto seguito una ripresa discreta, contrassegnata da due bei gol? Il calcio è materia opinabile e dunque le opinioni sono tutte buone.
Resta il fatto però che il Palermo torna a vincere fuori casa dopo quattro mesi (ma sembrava di essere in casa, grazie ai tifosi), conquista la terza vittoria in quattro partite e accorcia sul secondo posto visto che la Cremonese ha solo pareggiato in casa (e a fatica) contro la Reggiana. E le prossime due partite sono contro il Como (in casa) e Cremonese (fuori), quasi decisive per capire cosa ci attenderà fino a maggio.
Il Palermo non si è smentito, mostrando tante facce nella stessa partita e confermando però che Ranocchia ha fatto fare un salto di qualità. Ma non possiamo dimenticare il pessimo primo tempo, l’incapacità di chiudere la gara anche dopo il 2 a 0 e ancora una volta l’assoluta difficoltà sui palloni aerei che spiovono in area. Non sono dettagli ma siccome nel calcio contano i risultati questo sabato può essere catalogato come un giorno positivo.
FERALPISALÒ: Pizzignacco 6; Balestrero 5, Ceppitelli 5,5, Martella 5,5; Bergonzi 5,5, Kourfalidis 6, Zennaron 5,5, Di Molfetta 6 (dal 24′ s.t. Pietrelli 6), Felici 6,5 (5′ s.t. Tonetto 5); Compagnon 5 (dal 24′ s.t. Manzari 5,5), La Mantia 6 (dal 24′ s.t. Dubickas 6,5).
PALERMO: Pigliacelli 6,5; Diakité 6,5, Nedelcearu 5,5, Ceccaroni 5,5, Lund 6,5 (dal 40′ s.t. Aurelio s.v.); Ranocchia 7 (dal 24′ s.t. Coulibaly s.v.), Stulac 6, Segre 6,5; Di Mariano 6 (dal 15′ s.t. Insigne 5), Brunori 6 (dal 24′ s.t. Soleri 7), Di Francesco 6 (dal 40′ s.t. Henderson s.v.).
Pigliacelli 6,5: Nel primo tempo ha dovuto parare più che nelle ultime tre partite. I pericoli gli arrivano soprattutto sulle palle alte, sulle quali la sua difesa non riesce mai a opporre resistenza e sulle quali anche lui è chiamato a una riflessione: se i cross li prendono sempre gli avversari forse sarebbe il caso di rischiare qualche uscita in più. Sventa anche una conclusione precisa di Felici all’angolino ed è fortunato quando viene salvato dalla traversa nel primo tempo e dall’incrocio dei pali nella ripresa. Nel recupero invece la FeralpiSalò segna (dopo la terza traversa) e crea tre minuti di preoccupazione.
Diakité 6,5: Per 45′ è il ‘cugino’ del giocatore che avevamo ammirato la settimana scorsa. Nel primo tempo non supera quasi mai la metà campo, viene spesso messo in crisi da Felici perfino sulla velocità che dovrebbe essere il suo forte. Più viva la ripresa, con qualche sganciamento in più, e soprattutto con Felici (l’ex del Palermo) fuori dal campo per infortunio. Se i rosa crescono è soprattutto perché gioca di più e meglio sulle fasce laterali.
Nedelcearu 5,5: Resta ancorato nella sua area che è affollata molto più di quanto si sarebbe aspettato. Non sembra particolarmente ispirato e ovviamente anche lui si deve prendere una fetta di responsabilità per l’incapacità di fronteggiare gli avversari sui palloni aerei.
Ceccaroni 5,5: Destino simile a quello del rumeno, gli avversari nel primo tempo arrivano in area con pochi filtri e il suo lavoro di chiusura è complicato e spesso anche arruffone. Nel secondo tempo invece potrebbe sedersi sulla sdraio, la FeralpiSalò scompare. Sul gol nel recupero cerca un salvataggio disperato ma non è fortunato.
Lund 6,5: Due salvataggi alla disperata nel primo tempo gli danno ragione: pur non giocando una gara degna di nota il difensore è stato decisivo. Ma soltanto nella ripresa ha realmente fatto quello che doveva, con qualche sgroppata interessante e un cross molto pericoloso.
(dal 40′ s.t. Aurelio) s.v.
Ranocchia 7: Ancora decisivo, grazie a un gioco di prestigio al 20esimo della ripresa: assist di Brunori, controllo di petto e tiro rasoterra all’angolino di contro balzo. È il lampo che sblocca una partita complicata. Anche lui, come Diakité, aveva fatto registrare un passo indietro, restando ingabbiato nella ragnatela di centrocampo della FeralpiSalò. Si capisce però che solo lui avrebbe potuto innescare la scintilla e così è stato. Poiché era ammonito Corini lo cambia subito dopo il gol.
(dal 24′ s.t. Coulibaly) s.v.
Stulac 6: Corini lo schiera a sorpresa, visto che Gomes è influenzato, confermando comunque che è l’alternativa in quel ruolo. La partenza è buona, gioca molti palloni come un play vero, cerca le verticalizzazioni anche se in maniera spesso imprecisa e ripetitiva. Cala alla distanza ma va considerato che non giocava da un bel po’ di tempo.
Segre 6,5: Diventa sempre più essenziale perché non fa solo la mezzala classica, fa quello che serve con la capacità di leggere i vari momenti della partita. Non è appariscente, soprattutto nel primo tempo, ma molto utile anche in fase di recupero palla. La cosa più bella è l’azione personale che conclude con un grande assist per Brunori. Peccato per quell’occasione propiziata da una respinta fuori area: la sua conclusione in corsa sibila alla sinistra del palo.
Di Mariano 6: Corini lo sceglie di nuovo in trasferta per la sua maggiore predisposizione alla fase difensiva. Deambula nella sua zona di competenza con un po’ di confusione ma con il consueto tasso agonistico e alla fine risulta come uno dei più propositivi: una delle cose migliori del primo tempo le fa lui con una giocata a favore di Brunori; in apertura di ripresa ha una buona apertura di gioco per Diakité. È il primo a uscire, probabilmente per un problema fisico.
(dal 15′ s.t. Insigne) 5: La prima palla che tocca è da letteratura del calcio: FeralpiSalò in attacco, cross al centro e interviene lui di testa come se fosse un attaccante della Feralpi, dando una violenta zuccata al pallone e indirizzandolo contro la sua porta, prendendo l’incrocio dei pali e sfiorando un autogol leggendario. Per sua fortuna la partita si mette subito bene.
Brunori 6: Calcia da posizione complicata l’unica palla giocabile che la squadra fa arrivare sul suo piede nel primo tempo: il portiere è ben piazzato e respinge. Poco altro ma è giustificato. Nel secondo tempo invece Segre gli regala un cioccolatino in area sul quale sbaglia il controllo finendo per tirare sul fondo. E questo invece è un colpevole spreco. La sufficienza la porta a casa con l’assist per Ranocchia, poi esce per fare spazio a Soleri.
(dal 24′ s.t. Soleri) 7: Al contrario di Insigne la prima palla che tocca è il colpo di testa che porta il Palermo sul 2 a 0. Onore a Di Francesco per l’assist ma lui è perentorio nello stacco e nell’inzuccata. E si va a prendere il giusto tributo dei tifosi presenti in curva. Pochi minuti dopo è provvidenziale nell’altra area respingendo di testa sulla linea una conclusione che probabilmente sarebbe entrata in porta.
Di Francesco 6: Sbaglia quasi tutte le giocate del primo tempo, dalle cose banali come i passaggi a breve distanza a quelle un po’ più complesse come un tiro in porta. Però ancora una volta sottolineiamo che almeno partecipa al gioco. Nella ripresa si immola con coraggio su un cross di Diakité sul quale il portiere avversario lo anticipa. E poi ‘salva’ la sua partita con assist al bacio per il gol di Soleri.
(dal 40′ s.t. Henderson) s.v.