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Ferrero al CorSport: “Ci sono anch’io. Non è il momento delle chiacchiere”

Massimo Ferrero non vuole mollare la possibilità di rilanciare il Palermo. Il suo business plan è solido, punta al ritorno in Serie A nel più breve tempo possibile e l’investimento è molto importante.

Il patron della Sampdoria con ogni probabilità sarà a Palermo proprio nel giorno della scadenza del bando, ma la sua visita fino alla tarda serata di ieri non era ancora stata pianificata. Gli impegni sono tanti, ma la voglia di ricevere ancora l’abbraccio del popolo rosanero è forte. “Ci sono anch’io e più di prima”, dice. E si potrebbe assistere a un altro bagno di folla come accaduto la settimana scorsa nel popolare quartiere di Ballarò.

“Sì, verrò a presentare il bando – dice in un’intervista concessa a Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport -, spiegherò che non è il momento delle chiacchiere. Lascio la palla al sindaco Orlando. Aspettiamo i risultati. Attenzione piuttosto a non perdere tempo con illusioni altrimenti poi, per completare il progetto della A, gli anni si allungano e il tifoso perde entusiasmo e pazienza”.


Il “nuovo” Palermo di Ferrero sarebbe eventualmente guidato da una delle figlie e la squadra sarebbe già pronta, un mix di giovani con qualità e giocatori di categoria, esperti. “Venti animali”, come li chiama lui. Ferrero conferma l’intenzione di rilanciare il calcio femminile.

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11 thoughts on “Ferrero al CorSport: “Ci sono anch’io. Non è il momento delle chiacchiere”

  1. Scusate, ma cosa vi ha fatto di così grave Mirri?
    Scommetto che lo acclamavate quando ha sborsato dalla sua tasca i soldi per pagare gli stipendi a “quelli” di prima. Andava bene prima. E adesso non più?
    MaH!!!! Misteri di questa terra indecifrabile.

  2. Mirri quando ha messo i soldi per gli stipendi non l’ha fatto per bontà d’animo ma perchè in cambio di 4 spicccioli (il Palermo era 1 in B)avrebbe ottenuto l’esclusiva per 4 anni del settore marketing del Palermo calcio……,cmq se volete navigare per 15 anni tra serie C e D tenetevi stretto mirri,,,,,
    NO MIRRI

  3. Mirri non ha un potenziale economico per andare oltre la serie C; con una botta di fortuna potrebbe forse arrivare alla B, ma mai e poi mai competere per la A. Servono i “tubetti”, che poi Mirri possa entrare, in qualche modo, in una società a guida Ferrero o araba, che ben venga.

  4. Scusate. Ma come può aggiudicarsi l’avviso pubblico Ferrero che in passato ha patteggiato una condanna per bancarotta fraudolenta? Nell’avviso pubblico è espressamente scritto che si deve dichiarare l’assenza di condanne e precedenti per bancarotta fraudolenta.

  5. Ma Ferrero dove li tira fuori 20 mln? Si dice che deve sistema i conti in rosso della sua azienda personale Eleven Finance, indebitata per 47,2 mln di esposizione on le banche e 25,4 con l’Erario, e potenzialmente a rischio crack con oltre 55 milioni le perdite di esercizio nel 2018 (fonte Repubblcia Genova). Vendendo la Samp gli rimarrebbero pochi spiccioli per gestire in perdita (perchè sarà così) una stagione in D ed una in C. Cioè, parliamoci chiaro, qui servono realtà che abbiamo sempre una riserva di denaro alle spalle perchè con l’autofinanziamento è difficile gestire una squadra di calcio.

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