Fiorentina, Parma e Bari: tre diversi modi di ripartire da zero
Sono tante le società blasonate che nel corso degli ultimi anni sono fallite e hanno ricominciato il proprio percorso dalla quarta serie. La ripartenza dai dilettanti, però, se affrontata con oculatezza e scelte a lungo termine, può anche diventare una grande opportunità, come dimostrano le avventure di Fiorentina, Parma, Bari…
La Fiorentina e le “incredibili” tre promozioni in due anni – La società Viola fallisce nel 2002 e viene “condannata” a ripartire dalla quarta serie di quegli anni, la C2, per “meriti sportivi”. Il club viene rilevato dai fratelli Della Valle, che puntano subito al ritorno in A nel più breve tempo possibile. La squadra, guidata da capitan Di Livio e da Riganò, conquista la promozione in C1 al primo colpo. In seguito al “caso Catania”, nell’estate del 2003, si decide l’allargamento a 24 squadre della Serie B, con le quattro retrocesse (a parte il Cosenza, fallito) che vengono graziate. Due squadre, dunque, dopo il fallimento del club calabrese, sperano nel ripescaggio, il Pisa e il Martina, appena sconfitti nelle finali playoff di Serie C1. È la Fiorentina, invece, la squadra a essere integrata in B, sempre per “meriti sportivi”, da vincitrice del campionato di Serie C2. In quel campionato, poi, la Viola arriva sesta e viene promossa grazie all’ultimo posto disponibile. Quella Serie B la vince il Palermo…
La cavalcata del Parma – Dopo gli sfaceli di Ghirardi e la brutta pagina con Manenti, la società ducale si getta tutto alle spalle e bastano tre anni per tornare in Serie A. “Nuovo Inizio”, questo è il nome della cordata d’imprenditori che porta alla rinascita i crociati; ne fanno parte Guido Barilla, Marco Ferrari, Gian Paolo Dallara, Paolo Pizzarotti, Giorgio Gandolfi, Mauro Del Rio e Giacomo Malmesi. Insieme a loro si unisce anche l’azionariato popolare e il Parma ottiene tre promozione consecutive, grazie a un progetto solido e strutturato, con il giusto mix tra storia (Nevio Scala presidente, Apolloni in panchina…) , esperienza (la permanenza di Alessandro Lucarelli) e gioventù.
Quel Bari un po’ scugnizzo – È Aurelio De Laurentiis il deus ex machina della società pugliese. Il patron del Napoli decide di investire a Bari e di entrare “nell’elite” dei doppi proprietari di squadre calcistiche. Il primo anno è una favola: promozione al primo colpo dopo un campionato dominato, con sole 4 sconfitte, terminato con 11 punti di vantaggio sulla seconda. A fare impressione è anche il dato della media di spettatori al “San Nicola”: 10.412. Il progetto è incentrato su una squadra giovane, con forti ingerenze di giocatori provenienti dalle giovanili del Napoli, unito all’esperienza di veterani come Ciccio Brienza e Francesco Bolzoni, entrambi ex Palermo. A quel che si sente dai nomi di questi primi giorni di calciomercato, il proposito sembra quello di voler dominare anche la Serie C…
Il caso Avellino – La società campana fallisce alla fine della stagione 2017/18 e finisce nelle mani di Gianandrea De Cesare, della Sidigas, la principale azienda fornitrice di gas dell’Irpinia. Il campionato inizia male e la dirigenza è costretta a esonerare l’allenatore, Archimede Graziani, ingaggiando poi Giovanni Bucaro. La striscia di 10 vittorie consecutive, grazie alla mano del nuovo tecnico, consente all’Avellino di giocarsi la promozione in uno scontro diretto, poi vinto 2 – 0 con il Lanusei. Sembra un’altra bella favola, invece la Sidigas accusa problemi economici e venerdì 12 luglio 2019 sarà anche in tribunale per un’istanza di fallimento. Il rischio é di dover vendere la società o comunque ridimensionare gli investimenti per la Serie C.
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Adesso tocca al Palermo.L’idea di ripartire da Mirri in questo momento è la più logica,un Palermitano,che ama i suoi colori,con tanta voglia di fare.Dopo si vedrà…..
Invece a Palermo, secondo alcuni tuttologi, dovremmo accontentarci di vivacchiare tra B e C.
È lo stesso ragionamento di quando c’era Zamparini “ma picchì, tu scuiddasti dunni vieni?”
È inutile, non c’è speranza
buona giornata a tutti i lettori. io non ho capito come a fatto il chievo a vendere tutti i giocatori. prime del calcio mercato. a raccogliere i soldi per l’iscrizzione alla b. e noi abbiamo perso tutto. quanti avvoltogli di presidenti. che ci sono. che schiffo.
…la fiorentina per “meriti sportivi” fa il salto dalla C2 in B! …se per ipotesi questi hanno ragione e sono strati truffati…nulla da fare non si “resta” in B per che il regolamento è regolamento e non si fanno deroghe
Avete visto? Il Parma ha tenuto in d i big (come lucarelli giocatore di A) e in 3 anni è andato in A. Il Palermo tenga i big (nestorovski, Puscas, Trajkovski, Rajkovic) e li integri con nuovi acquisti di qualità (anche giovani purché bravi, non mezze calzette). Va bene ripartire dalla D ma con una squadra forte e ambiziosa che punti a fare record di punti in D e C e che punti in 3 anni ad andare in A
L’ideale sarebbe essere ripescati (magari anche in C), ma in ogni caso nessun dramma per la D. O meglio sarebbe drammatico andare in d e poi vivacchiare tra d, c ed eccellenza. Invece nessun dramma se il Palermo ripartisse dalla D (ma addirittura anche dell’eccellenza!) purché in 3 o 4 anni vada in A come il Parma.
A PALERMO LA POLITICA, IN ASSOCIAZIONE CON ALTRA GENTE…., HA PROGRAMMATO IL SOTTOSVILUPPO PER PROPRIO TORNACONTO, DUNQUE NON CI SARà NULLA PURTROPPO.
SECONDO VOI NESSUNO SAPEVA NULLA RIGUARDO LA SITUAZIONE FINANZIARIA DI ARKUS????
PERCHè SI OSTACOLA CHI VERAMENTE AVREBBE I MEZZI ???
COME MAI VIZZINI PARLA DI SPERANZA PERSA DI RIVEDER PALERMO IN A???
Non dimenticatevi che siamo nel calcio business, dove non conta il numero di abitanti ma la forza economica, che i volumi d’affari del calcio, anche rispetto a 10 anni fa, sono ulteriormente aumentati, che la soglia di capitali necessari per accedere e mantenersi in serie B (non parlo neanche di serie A) si e’ alzata notevolmente, e che Palermo economicamente non e’ al livello di Parma (capitale dell’industria alimentare italiana) o Firenze (tra le top 5 citta’ economicamente piu’ importanti d’Italia), ed e’ inferiore persino a Bari (storicamente sempre piu’ avanti economicamente di Palermo). Io sarei contento di un progetto sportivo che ci porti in serie B in 3 anni, sarebbe persino un miglioramento rispetto al 1986 quando, tra un anno di assenza forzata, un anno in C2 e tre anni in C1, ritornammo in B solo nel 1991, per poi riscendere subito peraltro.
In ogni caso, Forza Palermo sempre!
Vecchia guardia lo sai che provochi solo vero?te ne rendi conto che fai lo scemo apposta? Chi li porta le materie prime ortaggi frutta cassate e sfincioni alle industrie sopra?siamo il settore primario dell’italia i campi qua sono
Io penso che palermo x potenzialità non sia inferiore a milan inter o juve ma mi rendo conto che sono blasfemico ma ci credo davvero
X che la juve non fallisce mai cosi come milan o inter?ps appena ricevo risposte sensa senso giuro che vi prendo lo posso dire a calci in culo
A me le risposte sensa senso logico non mi piacciono e fidatevi ne ho sentite tante anche argomentative
Strano walter se tu ti vai a rivedere l’intervista di zamparini all’arrivo a palermo ha setto che palermo x bacino anche esterno ha più potenzialità persino di napoli c’è il Mediterraneo è l’ha preferita a genova come tappa mercantile
Anche altre città hanno una sua cultura e storia importante ma a me non piace questa adulazione e poi sbuttanamento del territorio chi sono i tuttolomondo x me risposta?NESSUNO
Mi baso sulle statistiche chi è Zamparini chi ha fatto la storia imprenditoriale calcistica a palermo come cristoforo colombo ha scoperto l’america o lanza di trabia abbia gestito il palermo anche ad alti livelli
Chi era ulisse o polifemo il cavallo di troia x non parlare di achille nelle leggende mitologiche siamo sempre là
A proposito di scrittori chi era pirandello in uno nesssuno centomila
Vizzini ha parlato della sua situazione vissuta ai suoi tempi augurando ai nuovi miglior fortuna come generazioni questa dovrebbe essere una forza sai?è di politica sono ignorante faccio comprensione del testo dove prendevo 4 o 6 sempre meglio dei temi 😉 caro walter
Chi era renzo barbera che oggi ancora lo stadio è intitolato a lui
In A, in B, in C o in D noi saremo sempre qui! Forza Palermoooooooo!
@Goku: no comment, impossibile un dialogo tra noi, parliamo due lingue diverse…..ma io non intendo provocare nessuno, grazie a Monastra in questo blog ognuno ha diritto di parola…..per me finisce qui anche perche’ non ti riesco a seguire…..sara’ un mio limite scusami
p.s. in effetti pero’, rileggendo il tuo primo commento a me rivolto, mi accorgo di una grande intuizione: utilizzare le cassette di ortaggi anziche’ i soldi per acquistare i giocatori al calcio mercato…..spiazzeremmo tutti…..mi sembra una trovata geniale!
Donne vengo u milanista prima di berlusconi donne veniva l ‘inter prima dell’arrivo di moratti è inutile solo i grandi hanno quella marcia in più rispetto alla comune gente locale nella mentalità è il problema o malattia
Bisognerebbe aiutare queste persone a cambiare mentalità invece sarebbe come vincere 2 partite in una 3 a 0 sennò ci dai soddisfazione
Ed invece io fossi proprietario chiuderei lo stadio x promozione d e c e lo aprirei solo x b ed a