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Flop a Palermo, eroe a Cosenza: la rinascita di Tutino

FOTO PEPE / PUGLIA

Gennaro Tutino ritrova il Palermo dopo l’esperienza dimenticabile della passata stagione. A Cosenza, invece, l’attaccante è rinato, trovando gol e prestazioni da vero leader, che lo rendono il principale pericolo per i rosanero nella prossima partita.

Tutino arriva a Palermo nel mercato invernale della stagione 2022/23. Il Palermo decide di puntare sull’attaccante napoletano, che a Parma sta trovando poco spazio e fino a quel momento ha messo a referto solo due gol e un assist, ma che è reduce da una stagione da 13 gol con la Salernitana. Il 18 gennaio 2023 approda così nel capoluogo siciliano con la formula del prestito con diritto di riscatto e obbligo in caso di Serie A.

Tutino diventa effettivamente un giocatore importante nelle rotazioni offensive del 3-5-2 pensato da Corini. Affianca Brunori ma i numeri non si dimostrano all’altezza delle sue potenzialità: chiude l’esperienza in rosa con tre gol e un assist in 18 presenze. Il Palermo, in estate, decide di non riscattarlo anche perché il tecnico punta forte sul 4-3-3, un modulo non congeniale alle caratteristiche del giocare.


La svolta per Tutino arriva quando il Cosenza riesce a ottenere dal Parma il prestito dell’attaccante, che torna quindi nella città che lo ha ‘lanciato’ ad alti livelli. Il napoletano, al momento, è uno dei migliori attaccanti della cadetteria e il Cosenza si affida partita dopo partita al suo estro e alla sua capacità di finalizzare l’azione in svariati modi. I 13 gol e due assist in 29 presenze danno un’idea della sua centralità nel progetto tecnico del Cosenza.

Già all’andata Tutino ha fatto una buonissima partita col Palermo. L’attaccante arriva alla sfida di ritorno ancora più in forma: è reduce da uno splendido gol in rovesciata segnato nell’ultimo turno di campionato contro la FeralpiSalò. Nonostante il momento negativo del Cosenza, Tutino trova sempre un modo per fare gol e nella classifica marcatori di B è quinto, a -1 dalla coppia Casiraghi – Coda (Brunori ne ha segnati 15 e insegue Pohjanpalo a 19).

Il Palermo ritrova da avversario un calciatore completamente diverso da quello visto nella scorsa stagione. Un attaccante letale e spietato sotto porta, che a Cosenza ha trovato quella fiducia giusta per esprimersi al meglio.

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12 thoughts on “Flop a Palermo, eroe a Cosenza: la rinascita di Tutino

  1. Una delle tante vittime sacrificali alla mediocrità di Corini. Non si poteva pretendere che facesse il difensore. Depotenziato come Verre. E altri giocatori tecnici.

  2. Uno degli errori in fase di mercato estivo che hanno condizionato questo campionato… Si è avuta poca pazienza con lui, eppure le sue doti si erano già intraviste anche a Palermo. Se non si fosse smantellato tutto e si ripartiva da gente come lui, Verre, Saric oltre che Sala ed Elia più qualche innesto importante staremmo forse raccontando un’altra storia, non si può sempre stravolgere tutto, ci vuole tempo e pazienza, sono pur sempre dei ragazzi che necessitano di un tempo di ambientamento soprattutto in una piazza come Palermo. E non mi sembra che al loro posto siano arrivati dei giocatori tanto più forti da fare la differenza in questo campionato… a parte forse Di Francesco e poi Ranocchia. Ci serva da lezione per la programmazione del prossimo campionato.

  3. Parole sagge, sacrosante. Con Corini abbiamo bruciato fior di giocatori che non a caso oggi sono pilastri nelle loro squadre . Se ne tenga conto a fine campionato. Stravolgere in continuazione la rosa non porta a nulla . Costringe a ricominciare sempre da capo cosa che non permette la creazione di una valida spina dorsale. Competenza, lo ripeto in continuazione. Di molti giocatori non siamo nemmeno riusciti a capirne il valore reale.

    1. Solo rosanero condivido il pensiero ma per quanto riguarda Corini non possiamo sapere se è stato vittima o artefice di questa situazione, non sappiamo quanta voce in capitolo abbia avuto in fase di mercato… Dopo che l’anno scorso ha preso in mano una squadra ed un progetto completamente nuovi e sappiamo in quali circostanze, ritrovarsi quest’anno con 5/6 giocatori nuovi sui 10 di movimento non è stato sicuramente il massimo per lui ed il suo staff. Non si parla di fantacalcio, a parte il discorso tecnico-tattico un gruppo di uomini ha bisogno di tempo insieme per consolidarsi. Corini ha avuto le sue colpe ma anche le sue attenuanti e non sappiamo come sarebbe finita con un altro allenatore, un nuovo progetto nasconde sempre tante insidie e questo campionato è un inferno, ed onestamente spero che si finisca finalmente di criticare Corini, torniamo a pensare piuttosto al Corini calciatore leggenda-rosanero il quale tra l’altro mi è dispiaciuto tantissimo non vedere alla festa di Torretta insieme a tanti dei suoi ex-compagni di cui è stato un grande capitano.

  4. Non posso che essere d’accordo con tutti voi, Corini aveva la capacità di distruggere i giocatori di talento, anche se gli avessero comprato Mbappè e Haaland li avrebbe fatto giocare col 5 5 5 di Oronzo Canà…
    e non lo dico adesso che è stato esonerato ma bensì da due anni.

  5. Tutino non è niente di straordinario. Nelle squadra di più alto livello ha sempre steccato, vedi Napoli, Parma e Palermo. Buon giocatore di B ma nulla più.

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