Foggia, Canonico: “L’iscrizione non è stata contestata. Ora l’appello”
Nicola Canonico prova a dare la sua versione in sala stampa sugli avvenimenti che hanno portato il Foggia ad avere un -4 in classifica. La conferenza era stata convocata ieri proprio dal presidente in seguito alla decisione del Tribunale Federale Nazionale.
“Era importante che mettessi la faccia ed è importante raccontarvi i fatti – afferma nelle parole riprese da Telefoggia -. La sentenza va compresa ancora dalle motivazioni. I fatti sono due: uno è il deposito dell’atto, registrato il 7 luglio e depositato l’8 mattina. Non potevamo essere più tempestivi. Ci contestano anche due certificati miei sui carichi pendenti, sono state fatte autodichiarazioni“.
“Questo è tutto, due punti per una cosa e due per l’altra…L’iscrizione non ha nulla a che vedere su quanto ci contestano – prosegue -. Siamo al primo grado, fiduciosi nell’Appello. I deferimenti? Sono pubblici, chi pensa che io molli alla prima contestazione non mi conosce. Quello che mi fa più arrabbiare è che sono Nicola Canonico e la Figc sa chi sono. Non sono insomma un soggetto sconosciuto alla Figc, visto che faccio calcio da tanto tempo. C’è un danno di immagine, si destabilizza un progetto”.
Le parole dell’avvocato Edoardo Chiacchio
“Ho avuto già il piacere di difendere il Foggia, mi sento legato a questa piazza. È giusto che sia fatta chiarezza. La Figc ha ritenuto dare una stretta ai cosiddetti avventurieri del calcio e il 27 aprile c’è stato un comunicato che non tutti hanno immediatamente recepito, non a caso quasi tutte le società che hanno cambiato proprietà sono finite per essere deferite”.
“La normativa è stata inasprita, forse in maniera eccessivamente severa. Ci difenderemo ovunque, la strada è lunga e gli inadempimenti del Foggia sono di carattere formale. Sfido chiunque a dire il contrario.”.