Foggia, la battaglia legale prosegue: “Se moriremo, lo faremo con dignità”
La battaglia legale del Foggia continua. Il club, recentemente non iscrittosi alla Serie C, ha presentato infatti un nuovo ricorso al Tar (contro Coni, Figc, Lega di B, Salernitana e Palermo) che verrà il discusso il prossimo 9 settembre e si rivolgerà al Collegio di Garanzia del Coni per opporsi alla gestione del procedimento sportivo e all’utilizzo delle carte dell’inchiesta penale.
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Intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il legale Vincenzo Di Michele afferma: “Chiediamo l’annullamento del procedimento giudiziario che è partito dalla penalità di 15 punti e si è concluso col -6 perché sono stati utilizzati come elementi probatori dell’illecito degli atti di un processo penale coperti da segreto istruttorio, peraltro di un’inchiesta in cui non si è ancora chiusa la fase delle indagini preliminari, né tantomeno è stato chiesto l’eventuale rinvio a giudizio”.
“Abbiamo interpellato la neonata sezione del Collegio di garanzia dello sport che ha come competenza le ammissioni ed esclusioni che riguardano i tornei calcistici, in merito alla mancata retrocessione del Palermo con conseguente declassamento in C dei rossoneri. Il Foggia è stato messo in liquidazione ma non è morto, e se deve morire vuole farlo con dignità”.
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E infatti siete morti… per la dignità ripassate…