Forza Palermo, con il cuore e la ragione. Tutti insieme per arrivare in finale
Lo stadio sarà pieno. E viene da chiedersi se è una vittoria della ragione o del cuore. Nel senso che tutte le polemiche, giuste o sbagliate che fossero, dettate da motivi di principio o da altro, sono state messe da parte: la serie A è a portata di mano e finalmente i palermitani hanno capito che sarebbe un delitto buttare a mare quest’occasione e che la mancata promozione potrebbe essere il prologo di un’altra era geologica senza il calcio che conta.
PALERMO – VENEZIA, PROBABILI FORMAZIONI
Alla fine è meglio così. Questo giornale ha sempre rispettato la passione cieca di chi ha frequentato lo stadio anche nei momenti più bui (anche in senso meteorologico) e ha rispettato la scelta di chi ha girato le spalle al Palermo (identificandolo, a volte impropriamente, con Maurizio Zamparini), criticando quasi tutto: la verità è che la serie A e la fede calcistica dovrebbero travalicare le persone; l’amore per il rosa e nero, per la “maglia”, deve essere più forte di qualunque giocatore, che oggi c’è e domani non più.
STADIO PIENO: Dopo questa premessa vorrei spazzare via un equivoco ricorrente, lo stadio pieno non è e non può essere un problema per i giocatori: chi dice che certi fallimenti casalinghi sono stati causati dalla “paura” provocata nei giocatori dagli spalti gremiti probabilmente non ha mai giocato a calcio a certi livelli. Se il Palermo ha toppato le ultime gare casalinghe è perché era cotto e incerottato, chiunque faccia questo sport sogna di giocare in uno stadio pieno e “caldo” e i quasi 30.000 di oggi potranno solo essere di aiuto.
NON E’ FATTA: C’è logicamente aria di festa. Molti temevano di essere fatti a fette dal Venezia, ricordando il 3 a 0 di alcune settimane fa e adesso tirano un sospiro di sollievo perché è arrivato un convincente pareggio. Ma è bene che nessuno pensi che l’accesso alla finale sia una passeggiata. Al Palermo dò il 75% di probabilità di finale ma il Venezia resta una squadra “velenosa”, che se trova un gol è capace di difenderlo con i denti. Il Palermo avrà il vantaggio di poter contare su due risultati ma sarà bene ipotecare la qualificazione cercando il gol anziché stare con il patema fino all’ultimo. Anche perché quest’anno il Palermo ha proprio perso un capitale di punti nei minuti finali e anche all’andata ha dimostrato un po’ di fragilità nella gestione del vantaggio. Dunque, vietato fare calcoli e allentare la presa. Sarà una battaglia.
CORONADO: Giocherà, al 99% giocherà. E’ stato uno dei trascinatori del Palermo e sta attraversando un momento di particolare difficoltà: il rigore fallito con il Cesena e il gol divorato a Venezia hanno aperto ingiustificabili crepe nel suo rapporto con una parte della tifoseria, sempre pronta a trovare il pelo nell’uovo. Il ragazzo va incoraggiato, non è Messi ma è comunque un giocatore dai piedi buoni, con le sue pause e le sue invenzioni. Va sostenuto, non fischiato. Come, del resto, sarà bene fare con tutta la squadra: se il fattore campo è un vantaggio è proprio perché gli undici in campo devono sentirsi protetti e coccolati.
STELLONE: “A VENEZIA HO FATTO SCELTE GIUSTE”
FORMAZIONE: Stellone fa pretattica ma dovrebbe essere un 4-3-1-2, più o meno come a Venezia con qualche interprete diverso, probabilmente Coronado e Gnahorè. In assoluto, non mi sembra lo schieramento più adatto alle caratteristiche di questa squadra ma Stellone è convinto della strada intrapresa che – se siamo ancora capaci di interpretare le sfumature – non sembra essere la stessa che vorrebbe Zamparini. L’allenatore si è preso le sue responsabilità, sa che se fallisce l’obiettivo sarà dura anche per lui, ritiene di avere ricreato una bella atmosfera all’interno della squadra e credo che stia operando certe scelte anche guardando alle prossime partite, che costeranno fatica e richiederanno un po’ di turn over. Se non altro mostra grande personalità.
PARMA, TUTTI I DETTAGLI SULL’INDAGINE
ILLECITO: Non ci si annoia mai. I colpi di scena sono sempre dietro l’angolo. Nemmeno il tempo di celebrare la serie A del Parma e il fallimento clamoroso del Frosinone ed ecco che filtra la notizia di un’indagine della Procura Federale su un presunto illecito che chiama in causa alcuni tesserati del Parma. La vicenda è ancora tutta da definire, è certamente seria ma non per questo è sicuramente destinata a produrre effetti. Certo, a Palermo ha fatto “scruscio”, rumore, perché si potrebbe liberare un posto in più per la serie A. Ma sarebbe meglio pensare poco o nulla a questa vicenda, almeno fino a quando non saranno finiti questi playoff.
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sicuramente io non ho mai giocato a calcio a certi livelli, ma è un dato di fatto che il Palermo abbia toppato tutte le partite casalnghe con lo stadio pieno o quasi. questa squadra, tranne veramente pochi che si salvano, ha le gambe molli e ha dimostrato finora di non avere la grinta per reagire. speriamo che oggi vada tutto bene perchè la speranza è l’ultima risorsa che ci è rimasta visto che la fiducia se la sono mangiata a suon di occasioni buttate al vento
Il Palermo non esiste più, altroché erroneamente identificato col proprio padrone. Esiste una sola persona che tutto decide e impone a suon di licenziamenti e giocatori fuori rosa. In barba alla passione e amore dei tifosi. La maglia e il nome Palermo sono stati presi in ostaggio da una sola persona. Io allo stadio vnon ci metto più piede manco se va in Champions. La a fatta come le ultime è inutile. Divertitevi o almeno illudetevi di farlo. Io ho chiuso.