Foschi: “Cessione? Vogliamo chiudere presto, nessun imbroglio. Zamparini…”

Il presidente del Palermo, Rino Foschi, è intervenuto durante la trasmissione “Zona Vostra” in onda su TRM ribadendo l’estraneità di Zamparini con la società rosanero: “Zamparini con il Palermo non c’entra più niente, ha dovuto cedere la società per i suoi problemi a degli inglesi inadempienti che lo hanno truffato. La società adesso è mia e della De Angeli”.

Foschi ammette la trattativa con Preziosi: “Preziosi era alle mie spalle ma non ha potuto comprare il Palermo perchè non ha ancora venduto il Genoa. Zamparini non ha più niente del Palermo, ha semplicemente saldato un debito che aveva tramite Alyssa, contribuendo a pagare parte degli stipendi. Al momento, quindi, siamo scoperti e abbiamo pagato gli stipendi con l’aiuto della famiglia Zamparini. La società rimane in vendita e abbiamo meno debiti di quello che si dice”.

“Preziosi potrebbe tornare alla carica? Non possiamo più aspettare, ci stiamo guardando attorno con persone serie che diano un futuro roseo al Palermo. C’è qualche cosa di concreto. Contiamo di chiudere entro qualche settimana con il nuovo acquirente. Se andiamo in A, chi compra fa l’affare del secolo. Non possiamo aspettare la fine del campionato ma forse qualcuno avrebbe già comprato se avessimo qualche punto in più”.

PASQUALIN: “HO DEI CREDITI VERSO IL PALERMO, MA SE FOSCHI…”

Si cercherà di chiudere la trattativa di cessione con un acquirente serio: “Follieri e Cascio non sono acquirenti credibili. Follieri andava dai tifosi a dire che Foschi non gli voleva dare il Palermo… non è una roba seria questa qua, uno così meglio che non si presenta. Non si scherza così con il Palermo: non è mica una macchina usata per cui dai una caparra. E’ una vigliaccata che ho sofferto molto. Anche Mirri ha parlato con Follieri: chiedete a loro cosa ne pensano. Non parlatemi più di lui. La York Capital, invece, è un acquirente serio e potrebbero essere loro i compratori. Ma non è una cosa che si fa in due giorni, ci vuole tempo. L’importante è non fare più entrare queste notizie nello spogliatoio e concentrarsi solo sulla promozione in Serie A, che non ci deve sfuggire”.

“Ipotesi fallimento? Non ci voglio proprio pensare, voglio uscire a testa alta. Voglio qualcuno che saldi i debiti e riesca a costruire un Palermo più forte. Farò tutto ciò che è possibile per regalare questo sogno ai tifosi. Il futuro non sarò io, sono a fine carriera, voglio chiudere dando in mano il Palermo a qualcuno che possa fare un grande progetto. Che poi io ci sia o meno non cambia niente”.

Infine, un commento sull’esultanza al gol di Puscas: “L’abbraccio di ieri? Soffro molto la partita, veniamo da un momento difficile e dopo il 2-1 ho avuto un po’ di paura. Sentivo dei mormorii in tribuna e ho preferito spostarmi sul campo. Al 3-1 non ho resistito e sono entrato in campo ad esultare, è stato molto bello”.

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