Foschi: “Fallimento Palermo? Se Zamparini lascia non vedo nessuno pronto”
Rino Foschi e Zamparini. L’ex direttore sportivo rosanero, ora al Cesena, ripercorre in un’intervista a Repubblica Palermo alcuni dei momenti più significativi della sua esperienza al fianco del patron rosanero, tra successi, litigi ma anche stima reciproca e uno occhio al futuro: “Zamparini fa il presidente a modo suo. La gente con la promozione in A si dimenticherà i problemi. Se Zamparini molla però non vedo un futuro roseo con proprietari stranieri e non vedo il Palermo in mano a un palermitano. Non vedo nessuno pronto”.
E sul repentino addio dell’anno scorso dice: “Per i due caratteri che abbiamo è normale litigare se lavoriamo insieme. Quella dell’anno scorso era una squadra con la quale si poteva lavorare. Ho fatto un errore di pancia, potevo avere più pazienza. C’era nell’aria qualcosa che mi ha fatto sbagliare valutazioni. Sono geloso, megalomane, non voglio di mezzo altre figure”.
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Foschi racconta: “Lo stimo, gli voglio bene e dal 2002 al 2008 abbiamo fatto grandi cose insieme. Faccio fatica a dimenticare quegli anni lì. Sono stati i più belli della mia carriera. È un presidente che ti fa lavorare, le discussioni che avevamo facevano crescere me professionalmente e anche il Palermo sportivamente. Fallimento? Ci sono tante società che hanno chiuso i battenti. Per l’azienda calcio rimanere in piedi è sempre più difficile. Negli ultimi dieci anni ci sono state cose strane”.
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E sulle accuse di fallimento ribadisce: “Non si è portato mica la borsa con i soldi a casa, lui è una persona onesta: credo troppo in lui. L’anno prossimo sono convinto che il Palermo sarà in una categoria che gli appartiene grazie al grande lavoro che ha fatto prendendo un bravo allenatore e un bravo direttore sportivo. Volume d’affari diverso? Quella di vendere e comprare è sempre stata una politica giusta, abbiamo raccolto risultati e soldi. Non dico che Zamparini ci abbia guadagnato, ma sicuramente non abbiamo fatto danni”.
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