Foschi: “Le contestazioni hanno fatto male a Zamparini, su Baccaglini…”
Nell’annata da incubo del Palermo, uno degli attori che ha avuto un ruolo nella primissima parte è Rino Foschi. Per lui appena qualche giorno da direttore sportivo durante il ritiro, prima dell’ennesimo scontro con Zamparini e l’addio in favore di Daniele Faggiano. Foschi è ripartito dalla sua Cesena, ma segue sempre le vicende relative al Palermo.
“L’uscita di scena di Zamparini ha tutto per essere reale, ma io faccio davvero fatica a crederci – ammette Foschi al Giornale di Sicilia – Tutto sta accadendo troppo velocemente, anche se non ho motivo per dubitare nelle parole di Zamparini. Ho qualche perplessità su quanto successo in questi mesi, non riesco a capacitarmene. Sul serio”.
Proprio in merito al closing, Foschi sembra fiducioso sul passaggio nelle mani di Paul Baccaglini: “Di Baccaglini posso dire che sembra essere un uomo molto intelligente. Calcisticamente non sappiamo nulla di lui, questo è chiaro, ma rappresenta un gruppo che deve essere solido per mantenere il Palermo ad alti livelli. Ha la fortuna di poter costruire un certo team in modo da portare avanti il progetto Palermo, ma per il resto lo conosco solamente come personaggio televisivo. Fuori dal mondo dello spettacolo, impareremo a conoscerlo. È comunque una persona che sa in fatto suo”.
“Ho parlato due-tre volte con Zamparini, ma la trattativa la conosco solamente tramite la stampa – prosegue Foschi – So che ha deciso di passare la mano in un momento particolare, coinciso con le contestazioni della piazza, e so che certe scelte gli hanno fatto male. Le ho già vissute insieme a lui a Venezia e so come vive certe proteste. Non avrei mai pensato, però, che avrebbe venduto la società. Ha sempre avuto tutt’altra grinta e non ce la faccio a vederlo fuori dal calcio, soprattutto col Palermo in zona retrocessione”.
Speriamo che santa Rosalia ci faccia questa grazia finalmente. Mi spiace non potere condividere il pensiero di tanti e di foschi su Zamparini. Lui è un gemelli ed ha una doppia personalità e spesso con questi comportamenti risulta una persona cattiva.
Perché, caro Rino, il Grande Bugiardo pretendeva anche di non essere contestato? Guarda che invece noi lo vediamo bene fuori dal calcio!
Lui come padre padrone pretende di fare il bello ed il cattivo tempo secondo come si alza la mattina e tutti gli devono mettere il tappeto rosso ed inchinarsi a vita. Non ha proprio capito che una squadra di calcio è una cosa sociale del popolo e della città e che lui da cinque anni continua ad insultare con i suoi iter ed atteggiamenti.