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Futuro Mancini, l’ex CT azzurro esce allo scoperto: “Ecco cosa vorrei” | Ritorno all’orizzonte

Roberto Mancini - Lapresse - stadionews.it

L’attuale Ct della Nazionale araba è tornato a parlare dell’Italia e al tempo stesso ha svelato un particolare piuttosto interessante suo futuro 

Roberto Mancini è sempre tra gli uomini copertina nel nostro paese. Dopo il burrascoso addio alla Nazionale azzurra avvenuto la scorsa estate con il conseguente approdo in Arabia Saudita, il “Mancio” si è concesso nuovamente ai media italiani. Nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” è tornato sugli avvenimenti degli ultimi mesi, lasciandosi andare anche a qualche battuta sui programmi futuri.

Per quanto concerne l’Italia si è detto dispiaciuto di aver lasciato e che avrebbe proseguito per altri dieci anni visto che si trovava benissimo. Nonostante ciò non si è detto rammaricato della decisione di rassegnare le dimissioni. I reali motivi della rottura chiaramente li conoscono solo lui e i dirigenti della FIGC, ma questa è ormai storia passata.

Il presente si chiama Arabia Saudita, dove il neo Ct avrà il compito di far crescere la selezione mediorientale. D’altronde le risorse non mancano e anche il campionato locale ne sta giovando con l’arrivo di tanti campioni provenienti dai principali campionati europei. Al momento però l’ex giocatore di Lazio e Sampdoria ha confessato di aver imparato solo poche parole in arabo. Chissà magari più in là riuscirà a farlo egregiamente.

Nel corso dell’intervista però è emerso un particolare piuttosto interessante che riguarda un sogno che Mancini nutre da tempo e che spera prima o poi di poter concretizzare. Le vie del calcio sono infinite e tutto può cambiare da un momento all’altro. E chissà se dopo l’Arabia questa aspirazione non possa prendere forma.

Il desiderio non troppo nascosto di Roberto Mancini

Mancini infatti ha chiaramente espresso la sua voglia di allenare la Sampdoria, squadra in cui ha militato dal 1982 al 1997 vincendo uno storico scudetto nel 1991. Grazie ai suoi gol e a quelli di Gianluca Vialli sotto la sagace guida di Boskov la formazione ligure riuscì contro ogni pronostico a vincere il suo primo e finora unico titolo.

Insomma, un legame che nonostante il passare del tempo non si è mai spezzato. Per questo Mancini dal giorno in cui ha lasciato la sponda blucerchiata della Lanterna da giocatore ha iniziato a coltivare la speranza di poter tornare in veste da allenatore.

Vialli e Mancini – Lapresse – stadionews.it

Mancini e il ricordo di Vialli

Quando si parla di Samp il pensiero va naturalmente dritto a Vialli, scomparso circa un anno fa dopo una lunga battaglia. Mancini ha voluto ricordarlo così: “Abbiamo vissuto anni bellissimi insieme, eravamo giovani, ci siamo divertiti tanto. Lo sento sempre accanto a me. L’amicizia fraterna va al di là di tutto. Eravamo legatissimi. È stato importantissimo per la vittoria degli Europei, aveva un carisma fortissimo”.

Il Mancio ha svelato inoltre un simpatico aneddoto su di lui: “Una volta entrò in campo galoppando come fosse a cavallo, fu divertentissimo. Vincemmo quella partita e continuò a farlo per un po’ di partite”. Insomma, particolari di un altro calcio, che oggi manco lontanamente si potrebbero immaginare.