Galeoto: “Contro il Venezia il Palermo sia umile. Ecco la mia formazione”
Parla Ciccio Galeoto. L’ex giocatore del Palermo, ospite in studio a Petali di Rosa (in onda su Tele One) dice la sua sui rosanero e sulla sfida in semifinale contro il Venezia: “Attesa snervante per i playoff? É la prima volta che il Palermo li gioca: poteva andare benissimo in Serie A direttamente, l‘attesa lunga è dura da gestire. Giocare dopo 20 giorni è stata però un’occasione per recuperare i giocatori infortunati. Magari la sorte può essere dalla parte dei rosa”.
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Ma sottolinea: “L’unica mia vera paura è come arrivano i rosa a questa sfida. Il Palermo ha paura del Venezia, ma anche il Venezia ha paura del Palermo. Se i rosa arrivano al match convinti che loro sono più forti, sbagliano tutto. Se il Palermo invece sarà umile e rispetterà l’avversario (che è forte, bisogna dirlo), può farcela. Bisogna curare soprattutto l’aspetto fisico, psicologico e quello dell’alimentazione. Giocando ogni tre giorni diventa fondamentale. E anche con un pareggio, non bisogna fare l’errore di pensare che è già fatta”.
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Sull’andamento del campionato però l’analisi di Galeoto è chiara: “Il Palermo era primo dopo il girone d’andata, ma poi è stato l’unico a non andare sul mercato e anzi ha ceduto qualche giocatore: l’addio di Cionek posso capire, ma Embalo pur giocando poco, poi avrebbe trovato spazio. Non centrare la promozione diretta dunque andava messo nel conto. La vera delusa ora è il Frosinone, mentre il Parma è stato bravo a sfruttare l’occasione”.
Sul fronte formazione Galeoto dice la sua: “Da quando è arrivato Stellone, che ha portato un nuovo modulo, Coronado non lo vediamo più come prima. Ma rimane un giocatore fondamentale: Stellone dovrebbe tenerlo sempre in campo, è il più importante giocatore di questa squadra. Turnover? Si deve pensare solo al match di Venezia e poi valutare le condizioni fisiche di tutti e capire quanto ognuno può dare. Dipende da tante cose, non si possono fare prima queste valutazioni. Chi manderei in campo? Personalmente schiererei un 3-4-1-2 e certamente con Coronado in campo e La Gumina e Nestorovski insieme in attacco. Dal mio punto di vista la forma fisica conta”.
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Poi un giudizio sull’avventura a Palermo di Bruno Tedino (conosciuto ai tempi del Treviso): “Quello di Venezia per lui è stato certamente un momento buio. Ho tuttora con lui una grande amicizia: ha fatto errori, ma è una persona per bene, forse troppo e se l’è voluta giocare fino alla fine. Non era tutta colpa di Tedino e comunque il Palermo era ancora secondo, dopo che nel girone d’andata raramente aveva perso in trasferta. Stellone è bravissimo, tutti me ne parlano benissimo, ma ha chiuso quarto il campionato: se Tedino doveva essere esonerato, doveva comunque essere esonerato prima; se fosse rimasto, però, saremmo qua a parlare già della promozione del Palermo”.
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