Galliani sugli stadi italiani: “I più brutti d’Europa, questo incide sui ricavi”
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Adriano Galliani parla del declino economico del calcio italiano. Un tracollo “dovuto soprattutto alla vendita dei diritti esteri”, ha spiegato l’ad del Monza in un’intervista per Tuttosport .
“I venti club inglesi di Premier fatturano quasi quattro volte tanto i venti italiani di Serie A – ha aggiunto il dirigente – il Monza prende 33 milioni di diritti televisivi, di cui 3 devono andare come obolo alla B. Totale: 30 milioni. Una neopromossa in Premier incassa 160 milioni, come faccio io a competere con il Nottingham Forest?” si chiede.
Nell’intervista, poi, Galliani si è soffermato anche sull’argomento stadi. Di recente, dopo la disfatta della Nazionale a Palermo, si è parlato molto delle condizioni del “Renzo Barbera” e Galliani, parlando degli impianti in generale in Italia, ha detto che “abbiamo gli stadi più brutti d’Europa e questo incide sui ricavi e sui diritti tv, perché uno stadio brutto e vuoto non si vende in tv. Non ne abbiamo costruiti più perché la burocrazia ha frenato tutti”.
Infine, sul mercato del Monza, Galliani ha detto: “La Serie C è uno sport, la Serie B è un altro sport e la Serie A è un altro sport ancora. Noi abbiamo preso il Monza dai Dilettanti, era chiaro che i giocatori che c’erano non avrebbero vinto la Serie C, quindi con tutto l’affetto e la riconoscenza, li abbiamo dovuti cambiare. Così, oggi, dobbiamo cambiare alcuni di quelli che hanno vinto la B. Cambiando categoria è necessario cambiare”.