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Di Gaudio: “Al Palermo non giocavo, mi davano spiegazioni strane”

Antonio Di Gaudio si è sbloccato contro il Venezia ed è stato decisivo nella vittoria del Verona, costando la panchina a Walter Zenga. Il giocatore, in una lunga intervista per La Gazzetta dello Sport, ha parlato anche del suo rapporto con Palermo, città natale.

Sono nato a Borgo Nuovo, lì mi conoscono tutti – dice – . Giocavo per strada, poi Salvatore Zammiti mi ha notato portandomi al Ribolla, è stato una guida per me. Al Palermo giocavo poco, mi davano spiegazioni strane: prima di andare in ritiro con la Primavera mi hanno detto che era meglio se smettevo“.

Di Gaudio racconta della sua fede rosanero: “Scavalcavo al Barbera con mio fratello, eravamo matti. Ma dopo essere stato scartato, basta. È la mia città, ci abitano i miei cari, ma quando ci gioco contro…”.


Uno degli scontri diretti che attende il Palermo è proprio contro il Verona di Di Gaudio, gara in programma giorno 8 aprile: “Non vedo l’ora, certo mi serviranno un po’ di accrediti… Ma ancora c’è tempo”.

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