Gazzetta – Palermo, l’allarme di Amenta e l’appello di Albanese
“Palermo, attesa e cautela”. Questo il titolo scelto dall’edizione siciliana della Gazzetta dello Sport, che affida ad alcuni tifosi illustri un commento sulla notizia dell’accordo raggiunto tra Arkus Network e il Palermo per il passaggio delle quote societarie (tra cui anche il procuratore Beppe Accardi, mentre si sottolinea come non ci sia ancora un commento ufficiale dal sindaco Orlando).
MACAIONE: “I SOLDI CI SONO. YORK? MENATA CHE VALE ZERO”
I tifosi (soprattutto sui social) restano scettici ma tra questi c’è anche Carlo Amenta, docente di Economia e Gestione delle imprese all’università di Palermo: “La scelta di York Capital di abbandonare l’affare a causa del la clausola su Mepal è razionale e comprensibile. Se Arkus l’ha accettata lo scetticismo aumenta perché mi sembra un azzardo, considerando come ci siano vicende giudiziarie in mezzo”.
Di tenore totalmente opposto Alessandro Albanese, presidente di Sicindustria Palermo coinvolto attivamente al tavolo delle trattative: “Il fatto che sia arrivata questa comunicazione è da accogliere positivamente anche se è sempre giusto aspettare che arrivino le firme definitive. Dopo queste novità sulla società e dopo il ritorno di un allenatore che la piazza ama, il pubblico non ha più scuse per non venire allo stadio”.
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Questa è solo l’ennessima buffonata creata ad hoc dal mercante friulane e company.
Ma io non capisco perche tutto questo trambusto.
Strano che arkus abbia accettato la clausula Mepal, se l accettava York era ok, se si doveva vendere questa clausula doveva essere accettata adesso basta hanno venduto non lamentatevi piu.
Il signor albanese pensa che bastano due chiacchiere e un nome messo lì per abbindolare la piazza che firma per due mesi???ad oggi arkus non garantisce proprio un bel niente
D’accordo con Frank, solo dichiarazioni di facciata, niente di certo, promesse di investimenti senza garanzia alcuna. Dovremmo andare allo stadio solo per la maglia il resto è fuffa!!
Giusto Mario, allo stadio ci si va per la maglia e per i colori che sono superiori a qualunque vicenda societaria e a qualunque padrone. Allo stadio NON si va per il padrone, si va per noi stessi, per quello che rappresentiamo, senza una comunità di tifosi NON esiste una squadra. Forza Palermo, abbasso il calcio business!
se si va allo stadio non è certo per Arkus ma per la maglia. Quindi caro Albanese, vecchio amico di Zamparini, non abbiamo bisogno del tuo invito. Anzi se tu non vieni, ci fai anche un favore. Quando Mirri si è fatto in quattro per trovare degli imprenditori l’unica cosa che sei riuscito a fare è stato quello di accattari qualche biglietto. S M E T T I L A.
Albanese due parole in italiano volto non le sa dire un discorso di senso compiuto ancora meno ma che c’azzecca di dipietrana memoria sta dichiarazione??ora in Arkus e Delio Rossi il pubblico non ha più scuse per ….anun ragionamento un discorso sensato Albanese no???manquesti sono gli “industriali “dellla ns città???ecco perché crescono solo strett food bar e ristoranti mai un’azienda seria degna. Di tale nome adesso è tutto più chiaro visto che il capo è Albanese..
Albanese, le cose sono due: o sei scemo, o sei convinto che gli scemi siamo noi… io opto per la prima ipotesi…
Albanese, invece il poco tessuto imprenditoriale serio rimasto in Sicilia ha mille motivi per non iscriversi nella tua Sicindustria.