Gazzetta – Palermo, niente svolta. Il Venezia sfiora il colpaccio
“Niente gol e Venezia che fa un figurone”. Si apre così il report della Gazzetta dello Sport sul match tra il Palermo e la squadra allenata da Pippo Inzaghi: un match condizionato forse anche dalle voci sul futuro societario dei rosanero ma che gli ospiti anche in 10 hanno rischiato di vincere (5-4 il conto delle azioni da gol).
Il tiro di Pinato (parato da Posavec) è infatti l’ultimo sussulto di un match in cui Tedino ha dovuto rinunciare anche a Nestorovski, oltre a Chochev e Bellusci con Cionek squalificato e a Bari dovrà fare a meno di Jajalo e Murawski, ammoniti sotto diffida e squalificati per la prossima gara a Bari, con un centrocampo da inventare.
LO “SCANTATO” DEL PRESEPE: LE PAGELLE IRONICHE DI AMENTA E FERRARA
La partenza del Palermo è rabbiosa, ma il Venezia è quadrato e si “spalma” in campo, con 9 giocatori dietro la palla, pronti a ripartire alla prima occasione. In avvio due episodi dubbi da rigore su Coronado e Trajkovski, con il Palermo che tiene saldo il pallino del gioco e macina azioni, ma senza trovare il bersaglio. Il Venezia di Inzaghi tiene con equilibrio e nella difesa prova a spingersi in avanti con Zampano e Del Grosso ali.
GLI HIGHLIGHTS DI PALERMO – VENEZIA
Il Palermo si ritrova a fare possesso sterile e Tedino inserisce Embalo e La Gumina per dare linfa all’attacco, riportando Coronado sulla trequarti: il guineano sfiora il gol al volo, bravo Audero a negare ancora una volta il gol. Tedino però si coccola i propri ragazzi: “Abbiamo avuto attributi, perché alla vigilia potevano giocare solo 7-8 giocatori. Sono emozionato nel aver visto ragazzi che fino a giovedì non potevano giocare dare battaglia”.
LEGGI ANCHE