Gazzetta – Ma se Zamparini vuole il Palermo perché non lo dice?
Il clima rischia di farsi sempre più rovente in casa Palermo. La gente vuole capire verso quale direzione sta andando la propria squadra. Mancano certezza e chiarezza, sottolinea La Gazzetta dello Sport, le stesse parole usate dal sindaco Orlando dopo l’incendio che ha danneggiato l’interno del botteghino del “Barbera” e per il quale si sta ancora indagando.
A guidare la società è ricomparso Zamparini, ormai non più presidente – pur essendo il proprietario del club – e che comanda con la carica di consigliere. Più volte ha affermato la sua volontà di farsi da parte, ma le parole non sono state seguite dai fatti. Dopo il fallimento della trattativa con Paul Baccaglini, durata 4 mesi, Zamparini promuove Frank Cascio come suo interlocutore preferito del momento. “Un grande palcoscenico messo in piedi per fare vedere che qualcosa si muove, anche se poi non cambia nulla”, si legge. Con l’imprenditore italo-americano si parla infatti di quote di minoranza.
FOTO – LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI, 3 AGOSTO
“Zamparini ha detto che vorrebbe facesse Cascio il presidente, senza avere spiegato come mai ora sia diventato un finanziatore credibile e cosa sia cambiato rispetto a un anno fa”, prosegue la Rosea. Una situazione che fa sentire i tifosi presi in giro, gli avvenimenti stridono con quanto puntualmente affermato da Zamparini. Intanto sul fronte mercato la società cede bene (14 milioni incassati fino a questo momento) ma l’anima italiana si sta sgretolando e le scommesse sono tante. I risultati sono l’unico mezzo che possa riportare serenità.
Si avvicina l’esordio stagionale del Palermo nella gara di Coppa Italia contro il Virtus Francavilla. Tedino si affiderà all’ormai suo 3-4-3, con il tridente Coronado-Trajkovski-Nestorovski e con qualche dubbio per la difesa. Gara da ex per Giuseppe Prestia, con 50 presenze nelle giovanili rosanero: “Non posso far finta di nulla, è la squadra della mia città, ho lasciato tanti amici a Palermo, con cui sono felice di incontrarmi. Ho un ricordo bello di quel periodo”, racconta. “Questo club è diventato una mina vagante tra A e B. Il mancato closing con Baccaglini ha complicato il tutto – prosegue – . La gara di domenica? Proveremo a vincere. Ma se segno, non esulto”.
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Ma perché dovrebbe dirlo se lo dimostra ogni giorno??