GdS – “Ahi ahi Palermo”: la retrocessione aprirebbe un buco da 30 milioni

“Ahi ahi Palermo”. Questo il titolo principale scelto dal Giornale di Sicilia per parlare del club rosanero e delle sue prospettive future. Tra le notizie di campo relative alle giovanili e quella degli ignobili insulti a Giulia Nicastro, arbitro e fidanzata a Stefano Moreo, il quotidiano dedica spazio ad un approfondimento su quello che è lo scenario della Serie C.

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Come riportato da Benedetto Giardina, se la Serie B veniva definita un “bagno di sangue” la C potrebbe essere anche peggio, visto che il buco rispetto a un anno fa sarebbe di quasi 30 milioni di euro, tra ricavi risibili da sponsor e diritti tv, mentre fondamentale diventerebbe l’apporto della biglietteria (che è stata la nota dolente delle ultime annate e che quest’anno ha fruttato solo 800 mila euro – cifra difficilissima da raggiungere in C senza interventi della nuova gestione).

Nel 2018 a coprire gran parte del bilancio (44 milioni) fu un paracadute da 25 milioni di euro, mentre il bilancio 2019 dovrebbe chiudersi intorno ai 35 milioni di euro: in C si rischia concretamente di non toccare quota 10 milioni, a fronte di costi elevatissimi e anche mancati introiti derivanti dalla capitalizzazione della Primavera.

Parma e Lecce hanno fatto fronte alla situazione trovando sponda nel pubblico, permettendosi anche monti ingaggi elevati per le categoria. Il Palermo (che nel 2018 ha sostenuto costi per quasi 43 milioni) dovrà abbattere i costi e cercare il più possibile di realizzare delle plusvalenze. Ma tra contratti in scadenza, l’acquisto di Puscas ancora da pagare e il solo Nestorovski come vero “pezzo pregiato”, solo una cessione dell’intera rosa potrebbe fruttare una cifra vicina ai 10 milioni di euro.

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