GdS – “Basta con i colonizzatori. Sì alla proprietà… tifosa”
“Chi s’è preso il club ha un obbligo morale: dimenticare gli scempi degli ultimi anni. Bisogna ricostruire entusiasmo e passione“. Con queste parole, Luigi Butera, sulle pagine del Giornale di Sicilia, cerca di sintetizzare la “missione” di Dario Mirri e Tony Di Piazza, nuovi proprietari del Palermo.
“La scalata al calcio che conta sarà dura e non ci saranno sherpa davanti a renderla più facile”. Finalmente si potrà tornare a parlare di calcio, e poi sarà il campo a dare i suoi verdetti. Il campionato di Serie D non è per niente facile, gli avversari sono Troina e Biancavilla, non Juventus e Inter.
“La speranza è che la scelta di Hera Hora sia l’inizio – senza una fine – del calcio a Palermo“. Butera sottolinea infatti che bisogna dimenticare in fretta i danni combinati da Zamparini prima e dai Tuttolomondo poi. In questo senso, avere un proprietario tifoso è un ottimo punto di partenza.
“Non sarà facile e Mirri da buon tifoso è il primo a saperlo. Dopo l’apertura di credito iniziale, la gente pretenderà sempre di più“. Il 24 luglio 2019 segna l’inizio della nuova era per il Palermo.
Sul GdS, inoltre, è dato tanto spazio all’annuncio del sindaco Orlando, con approfondimenti sul piano triennale di Dario Mirri e si possono leggere anche le prime parole degli “sconfitti”.
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Buongionro,
purtroppo si è persa l’ennesima occasione per elevarci calcisticamente parlando.
Tanto di cappello al duo Mirri – Di Piazza ma siamo certi che è un sodalizio che durerà a lungo? Gli esempi sono tantissimi e purtroppo nessuno è mai andato a buon fine. Una società che nasce col piede sbagliato l’azionariato popolare va bene in altre realtà forse ma non in Italia dove il concetto di proprietà è radicato. E che dire della fantomatica commissione in cui siederà anche un rappresentante del Comune? Bene dentro anche la politica… Pensiamo che un domani sarà facile vender questa società? No resteremo sempre ghettizzati se gli investimenti vanno bene allora tutto OK ma se vanno male dove trovano i soldi per andare avanti.
Purtroppo nella mediocrità ci stiamo bene a Palermo. Io personalmente tifavo per la famiglia Colella, gente seria che ha sempre lavorato. Il fondo Araboo seppur accattivante è pur sempre un fondo di investimenti. Ferrero poteva essere l’ideale ma anche lui problemi con la giustizia.
Speriamo bene ma sono scettico.
Buona giornata
Il fondo Arabo accattivante ? Per me erano degli imbroglioni ed anche di origini friulane..non tanto lontane.
Il problema di fondo è stato il bando, fatto su misura per Mirri.
Se il bando fosse stato più serio ed imparziale e con un sindaco che non tenesse conto delle amicizie, allora Colella l’avrebbe spuntata.
Lo stesso Colella, e non solo lui, è rimasto meravigliato della sua esclusione, dal momento che aveva rispettato i punti del bando.
Ma come si fa a preferire uno con un capitale sociale di 15 milioni invece di un altro con un capitale sociale sicuramente maggiore?
Ma siamo a Palermo dove la spunta chi è amico dell’amico, non chi realmente merita.
Ho letto il programma di Hera Hora, tante belle parole vuote: non mi ha entusiasmato.
È inutile, Palermo non cambierà mai
Se colella avesse versato dieci milioni di euro cash avrebbe preso la squadra
Ma non ha neanche costituito la società di scopo. E li doveva versare 10/15 milioni. Probabilmente avrebbe vinto. Piuttosto avrei visto un duo Mirri-Colella. Sarebbe stato perfetto.
Non è che te lo ha prescritto il medico di andare per forza allo stadio. Puoi benissimo farti l’abbonamento a SKY e vederti quello che più ti aggrada.
Nella fattispecie è stato scelto l’acquirente che aveva già costituito una società ad hoc con tanto di capitale sociale versato nei termini di legge e soprattutto senza il bisogno di fideiussioni bancarie. I napoletani, al contrario, pur sbandierando di avere più soldi, non hanno costituito nessuna società ma nella documentazione hanno allegato una dichiarazione di “costituenda società”. Quindi rispetto a Mirri erano carenti. Questi almeno sono i fatti e penso che il Direttore Monastra potrà confermare.
Poi ognuno può farsi i film che vuole ed entusiasmarsi con il programma delle strisciate.
peggio del friulano & soci non possono essere
caro tifoso di e del Palermo il problema non sta nel farsi film o meno anzi ti dirò sarò ancora più presente allo stadio e spero di arrivare in serie A in appena 2 anni come fece la Fiorentina di qualche anno fa.
Ma qui si contesta il modo con cui si è dichiarato un vincitore solamente sulla scorta del fatto che avendo già versato (da folle) 2,8 milioni a marzo allora poverino dobbiamo penalizzarlo ancora? Le alre garanzie le avevano presentato anche gli altri attori.
Se mi fossi presentato al posto di Colella, Ferrero, ecc. avrei fatto la stessa cosa “costituenda società” come potrei costituire una società e un apparato societario se il risultato è già scritto? Ecco perche si dice che a Palermo malgrado gli sforzi fatti non si cambierà mai , ci saranno sempre gli amici ma se questi amici ci faranno far e il salto di qualità ben vengano ma ne dubito (mi torna in mente chissà perché il duo Polizzi e Ferrara).
Oggi con 15 milioni di euro compri un mediocre giocatore di serie A . Forse la speranza (chi di speranza vive…) è che si possa comprare qualche giovane per farlo diventare un fuoriclasse e venderlo per fare soldi ma in questo modo non si arriva da nessuna parte. Caro tifoso forse tu sei rassegnato a vivacchiare tra serie C e serie B e magari qualche fugace puntata alla serie A ma io in questo senso Zamparini ci ha abituati bene.
nessuno ha messo dieci milioni cash
Angelo perà la costituzione di una s.r.l costa 1.000 euro. Colella poteva pure farla. Considera che i tempi sono strettissimi. Mirri è stato intelligente. Si è presentato della serie: io già domani sono pronto con società fatta e capacità di spesa (versamento già fatto) ed assegno circolare già fatto. Sembrano dettagli ma non lo sono.
Ma qui appartenete al mago atanus? sapete tutto in anticipo specie le cose contro il Palermo…e kiddu scrive ka siemu asini…tu si lampedusa…i megghiu sciecchi su dà