GdS-“Ciak si cambia. Boscaglia pronto a disegnare un nuovo Palermo"

GdS-“Ciak si cambia. Boscaglia pronto a disegnare un nuovo Palermo”

“Un Palermo camaleontico o un Boscaglia ancora alla ricerca della migliore formazione?” È questa la domanda che Benedetto Giardina si pone nelle pagine de Il Giornale di Sicilia. Contro la Casertana infatti, per le più svariate cause, andrà in campo la quindicesima formazione diversa, su 15 partite giocate.

Con le assenze di Almici e Saraniti si andrà verso un ulteriore nuovo undici e i dubbi per il tecnico non mancano: dietro Lucca, che probabilmente avrà la sua terza chance dall’inizio, giocherà Rauti o ci sarà la sorpresa Broh? Nel caso in cui l’attaccante in prestito dal Torino non venisse schierato, si tratterebbe della seconda panchina consecutiva.

È utile sottolineare però, scrive il quotidiano, come i continui cambi di formazione non siano derivati solamente dalle varie necessità avute dal Palermo. Boscaglia ha infatti più volte provato a “mischiare le carte”, probabilmente perché non ancora soddisfatto al 100% di alcuna formazione schierata.

8 thoughts on “GdS-“Ciak si cambia. Boscaglia pronto a disegnare un nuovo Palermo””

Con questa formazione si raggiunge il secondo posto :
modulo: 4-3-2-1
pelagotti,almici(somma);palazzi;crivello;corrado,odjer;martin;luperini;silipo,rauti;saranniti.

Rispondi

Mi sembra impossibile che Boscaglia possa………convertirsi. È testardo come un mulo.

Rispondi

Le attenuanti sono finite, adesso non si può più sperimentare. La squadra è al completo, Boscaglia deve smetterla di dare la colpa a tutti invece di fare autocritica. Ha mischiato troppo le carte e la difesa è il reparto che ne ha risentito più di tutti. A memoria non mi pare che abbiano giocato gli stessi uomini dal 1° minuto per due partite di fila, mi sembra quindi ovvio che la trappola del fuorigioco non abbia funzionato a dovere. Il minutaggio che ha sempre invocato, ad alcuni giocatori lo avrebbe dovuto programmare negli ultimi minuti invece di fargli fare magre figure (vedi Somma). Però è lui lo scienziato e noi siamo tutti allenatori da tastiera…

Rispondi

I cambi sono stati dettati da necessità contingenti di salute dei giocatori. Forse ha a disposizione diversi giocatori e vuole tenerli tutti sulla graticola in competizione tra loro utilizzandoli a turno in base alle esigenze? A volte nel calcio le spiegazioni sono molto più semplici di arzigogolate dietrologie. Rimane il fatto che il suo credo è il 4-2-3-1 e quello schiera sempre. Mimmo da Agrigento

Rispondi

Ma Martin? Le più belle partite sono state con lui in campo, e non riesco a capire come mai l’ha tolto nonostante anche i bei voti presi nelle varie pagelle.

Rispondi