GdS – Dagli 80 milioni degli arabi alla sorpresa Colella
“Dagli 80 milioni degli arabi alla sorpresa Colella”, questo uno dei titoli del Giornale di Sicilia che riassumono l’intensa giornata di ieri in casa Palermo. Sono sei le proposte presentate al Comune di Palermo per l’acquisizione del club rosanero, ma sono in realtà quattro quelle realmente in corsa per il successo finale.
GIORGIO FERRERO: “IL NOSTRO PROGETTO ENTUSIASMERÀ I TIFOSI”
C’è il fondo libanese-kuwaittiano della Zurich Capital funds, diretto da Fahed Al Meerabi e con una linea di credito da 72 milioni di euro (80 milioni di dollari) per un progetto di cinque anni. All’operazione si aggiungerebbe anche il gruppo Al Dana International, diretto da Ramzi Al Shawa, che si occupa di vari affari in Medio Oriente, dal petrolifero all’energia. Il referente del gruppo è Alfredo Maiolese.
C’è, poi, l’accoppiata Mirri-Di Piazza con un capitale sociale da 15 milioni di euro e con il progetto sportivo che sarebbe nelle mani dell’ex amministratore delegato rosanero, Rinaldo Sagramola. Forte anche la Holding Max di Ferrero che presenta un investimento triennale da 20 milioni, Perinetti e Zaccardo nel progetto dirigenziale e un piano per il reintegro dei dipendenti.
Ma la sorpresa più grande è quella di Nunzio Colella, con un fatturato da quasi 300 milioni di euro e un curriculum di rispetto nel mondo della moda. Defilati, invece, il gruppo “Palermo FBC 1900” che si riferisce a un azionariato popolare e il gruppo Perigeo, con potenzialità economiche limitate.
Nel Giornale di Sicilia, oltre al ritorno della Nazionale a Palermo e il flop del ricorso rosanero al Coni, spazio anche all’ombra di Zamparini nel progetto Arkus, con il nome dell’ex patron rosanero che sarebbe alle spalle della Mave Srl, società rappresentate da uno dei figli di Zamparini, che ha immesso 2,8 milioni per scongiurare una penalizzazione nello scorso campionato e che, da contratto, Arkus avrebbe dovuto restituire entro il 31 dicembre 2019.
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O la capri srl o gli arabi
Stop e punto finale
Gli arabi o Colella sembrano essere i più facoltosi e quelli che effettivamente sono distanti anni luce dalla passata gestione.
Vedo poco di buon occhio chi gestisce moda, forse sarebbero meglio gli arabi…
Se tutto va per il verso giusto ,al netto di sorprese finali o di presunte novità dell’ultima ora del tipo York Capital, il palermo dovrebbe essere del fondo Arabo,ma sappiamo che quando si tratta delle nostre ambizioni spunta sempre la manina,speriamo nel giudice Guarnotta .
Forza Arabi!
I palermitani sognano gli arabi. Quel principe arabo è uno dei più potenti e ricchi del mondo. E il rappresentante in italia è uno stimabile personaggio che ha prestigiosi incarichi internazionali. Inoltre il progetto è ambizioso (cittadella dello sport, scuola calcio, calcio femminile, giovanili, giocatori forti già in serie D, investimenti milionari)