Gds – Favo: ” il Palermo deve fare affidamento sull’effetto Barbera”
Massimiliano Favo, centrocampista rosanero dei primi anni Novanta ha collezionato 162 presenze con la maglia del Palermo condite da due promozioni in B e una Coppa Italia di Serie C. Napoletano di nascita e, ha vestito entrambe le maglie e con quella dei partenopei ha pure giocato ai tempi di Maradona. Intervistato dal Giornale di Sicilia, ha così parlato del prossimo match di campionato: “Palermo e Napoli sono le capitali del Regno delle due Sicilie. Personalmente sono legato ad entrambe le città. Dispiace leggere che tra le due tifoserie ci sia stato qualche piccolo attrito. Anzi, da napoletano posso dire di avere trovato a Palermo la mia casa. Sul campo le due squadre hanno valori diversi: il Palermo deve fare affidamento sull’effetto Barbera. I tifosi erano – e sono – il valore aggiunto per la squadra. Dispiace che non sempre sia così. Se ci fosse l’ambiente che conosco, la passionalità di cui il palermitano è capace, allora tutti i risultati, anche quelli più improbi, potrebbero essere in discussione”. Favo ha anche parlato del nuovo caos che ha interessato la panchina rosanero: “Ballardini è conosciuto, è un allenatore di categoria che ha salvato una squadra che meritava sicuramente di andare avanti, ma che ha incontrato lungo il suo cammino fin troppe difficoltà. Tra il presidente e il tecnico ci sono state delle incomprensioni che hanno portato alla rottura”. L’ex centrocampista del Palermo ha parlato del nuo tecnico Roberto De Zerbi: “Ho avuto modo di conoscerlo ai tempi del Cluji. È un allenatore di prospettiva, Zamparini non poteva scegliere di meglio nel panorama degli allenatori emergenti. Magari la sua mano non si vedrà in sette giorni ma darà un’anima a questa squadra. Toccherà ora a Faggiano fare da tramite tra Zamparini e il tecnico, se riescono a combinarsi queste due personalità ci guadagnerà il Palermo”. Un commento anche sul futuro del Palermo: “Non so se il Palermo andrà ai cinesi o agli americani. Il presidente ha sempre investito sulla squadra. Mi piacerebbe che alla guida ci fosse un imprenditore siciliano, un Renzo Barbera che possa trasmettere la propria passione per questi colori. Se mi rivedo in qualche giocatore? Ho giocato con Gazzi perché me lo sono cresciuto ai tempi della Viterbese (stagione 2003/2004, ndr). È un ragazzo perbene e intelligente, di un’umiltà spiazzante, che dà tutto quello che ha in campo. Mi ha colpito quando in un’intervista tempo fa disse che io ero stato quello che gli avevo trasmesso di più. Non so come giocherà nel 4-3-3 di De Zerbi, ma uno come Gazzi in campo ci deve sempre stare”.