GdS – “Il Palermo è un cantiere. Ci sono nodi da sciogliere”
“Per completare il puzzle servono ancora alcuni tasselli e in tal senso la seconda fase del raduno, che scatta mercoledì, può dare ulteriori conferme sul fatto che la strada è quella giusta”. Inizia così l’analisi di Alessandro Arena, che sulle pagine del Giornale di Sicilia, fa il punto della situazione in casa Palermo.
Gli aspetti da promuovere sono il calciomercato – i nuovi innesti già nelle amichevoli hanno fatto vedere cose interessanti – , il 4-3-3 impostato da Eugenio Corini, e la qualità dei singoli. Da ‘aggiustare’, invece, il fatto che non tutti i reparti sono coperti, un tridente offensivo che non fa gol e i gol presi, “un film già visto”.
Luigi Butera, nell’editoriale del lunedì, scrive che una “sistematina” ad alcune cose è meglio darla subito, a cominciare dalla fase difensiva. Il Palermo non è al completo, è un cantiere, bisogna fare in fretta per consegnare a Corini altri rinforzi.
Cosa serve dal calciomercato: un esterno sinistro basso, poi bisogna completare il puzzle con una mezzala, un attaccante esterno e un paio di under “che possano dare linfa e alternative”.
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‘La Vostra ambizione solo la promozione’. Striscione a firma CNI, esposto in occasione dell’amichevole contro Il Bologna. Che vuol dire? A chi era rivolto?
Ma quale 4-3-3! Corini non lo utilizzerà mai. In queste amichevoli ha giocato col 4-5-1 con Insigne/Valente e Macuso/Damiani (boxer di più adattato nel ruolo) esterni di centrocampo.
Con questo schieramento forse prenderemo meno goal di l’anno scorso ma l’attacco resterà sterile, Brunori resterà sempre isolato, e faremo avvilire giocatori del valore di Insigne e Mancuso che da mezze punte e attaccanti che sono, dovranno correre come fossero centometristi.
Sul 2-1 di sabato contro il Bologna quanto mi ha riempito di tristezza vedere Mancuso così basso da dovere rincorrere Segre che dal centrocampo aveva fatto partire il contropiede, rimanendo sino alla fine dietro la linea di passaggio!
Solo un allenatore come Corini può umiliare così i calciatori, collocandoli stabilmente fuori ruolo!
È un classico di uno che ha le idee molto confuse.
Una squadra che si rispetti ognuno al suo posto e sa cosa fare. Imporre il proprio gioco in ogni campo. Questa è immagine di grande squadra.
Antonino@
Vedrai se non mi sbaglio ma penso che avremo così tanti problemi a proporre il 433 (prima cosa Brunori abbandonato a se stesso) che tempo zero tornerà al suo amatissimo 352 che gli da più garanzie.
Be il classico 4 3 3 prevede il classico regista in mezzo al campo con due guardia spalle ai lati a bloccare e recuperare palloni.