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GdS – “Palermo, concessione dello stadio: altri dubbi sulla firma”

L’accordo tra Comune e il Palermo sulla concessione dello stadio non si sblocca. Doveva essere una formalità, ma sono sorte altre problematiche riguardanti la mancanza di un piano finanziario nell’accordo. Dubbi già sollevati dal ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile.

Fra i punti analizzati e messi in discussione la mancanza di un piano economico-finanziario a sostegno dei lavori da svolgere nell’impianto di viale del Fante, il canone sulla pubblicitò e, soprattutto, la durata della convenzione fissata in 80 anni”, si legge sul Giornale di Sicilia. Il segretario generale Raimondo Liotta avrebbe chiesto delucidazioni e reiterato la richiesta perché la relazione finita sul suo tavolo è stata ritenuta insufficiente.

Toccherà a Liotta alla fine tirare le fila di tutto questo intricato percorso e fornire al Consiglio comunale una chiave di lettura adeguata per concedere così a lungo un bene pubblico e anche una rassicurazione per votare un atto che sia perfettamente legittimo”, conclude il quotidiano.


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16 thoughts on “GdS – “Palermo, concessione dello stadio: altri dubbi sulla firma”

  1. I provvedimenti tra pubblico e privato sono sempre delle telenovelle. Assurdità. Capisco che la burocrazia è soltanto un inciampo alla velocità delle risoluzioni ma l’essere umano ci mette del suo per rendere ancora più difficile la soluzione del problema. Pragmatismo zero.

  2. Siamo sempre lì. Il politico sprigiona ottimismo e sorrisi in cerca di gloria e il ragioniere mette freni in cerca di possibili di ostacoli da rimuovere . Da vedere poi quale potrà essere il finale . In ballo milioni da investire e potere da accrescere per i politici . In mezzo come sempre la città in attesa di qualcosa. Vedremo, il percorso è ancora lungo.

  3. Esprimo la mia idea, molto chiara. Rendano lo stadio attuale fruibile e agibile. Rendano accettabili i servizi igienici in tutti i settori, non solo in tribuna coperta. Tutto il resto, coperture, ristoranti e alberghi stile Bernabeu mi interessano poco e nulla. Conosco i limiti della mia città, dei suoi amministratori e dei suoi abitanti.

  4. In effetti, una concessione così lunga, ben 80 anni. Tipo Società Italo-Belga a Mondello: 99 anni rinnovabili, praticamente i proprietari della spiaggia per sempre.
    Lo stadio è un bene pubblico, appartiene a ogni cittadino palermitano (e a quelli che lo frequentano da una vita anche un po’ di più).
    Sono a favore delle “attente riflessioni” prima di firmare. Ponderare bene ogni aspetto, domandarsi cosa sarà e di chi sarà fra 79 anni questo cosiddetto “City Football Group”, mi sembra una buona pratica.

  5. Adesso devono fare contenti segretario comunale e ragioniere, domani toccherà o geometra poi l’avvocatura di stato, poi a signora Rosuccia.
    Bisogna indicare il piano finanziario, con quale motosega taglieranno le erbacce dei campi Castelnuovo, quali panellari saranno ammessi all’area food e quale olio di semi usano pi friiri, poi la durata di 80 anni è assai, perché o ragiuneri pensa giustamente che i suoi pronipoti nell 2100 potrebbero pentirsene, il Comune diventare ricco nel nuovo assetto geopolitico che ci vedrà Stato satellite della Nigeria, dopo esserci staccati dall’Italia, e poi poiessiri che frana montepellegrino fra 40 anni e il Comune non ci può mettere mani.

  6. A Bergamo glielo hanno venduto per il corrispettivo di circa 8 milioni di euro, con un bando ovviamente inutile posto che poteva partecipare solo una società con i requisiti dell’atalanta.
    Venduto, significa per sempre, no 80 anni.

    1. A Bergamo, caro amico. A Bergamo. Dove attenzione non è che trova stinchi di santo, tutt’altro. Trova però sicuramente voglia di far business e creare bellezza, ordine e pulizia. Ecco le differenze tra sud e nord. Qui , tra coloro che devono decidere, trova annacamenti. Solo quelli.

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