GdS – Palermo, difesa ballerina. I ko di agosto? Per Pioli e Colantuono poi fu esonero
“Difesa… ballerina”. Questo il tema approfondito dal Giornale di Sicilia in chiave Palermo, che oltre a fare il punto sulla situazione di Bruno Tedino e le parole di Zamparini analizza sul piano tecnico i problemi della squadra, fra cessioni da realizzare e reparti affollati, oltre all’eventualità di pagare caro le sconfitte nei “test” di agosto.
ZAMPARINI: “I PIANI ERANO ALTRI. NON E’ CAMBIATO NULLA”
Uno di questi è la difesa, che al momento conta ben 12 elementi e che, riporta Giovanni Mazzola, deve ancora assimilare il definitivo ritorno alla difesa a 4 dopo annate all’insegna della linea a tre. Incertezze e disattenzioni che nel precampionato si sono tramutate in sette gol subiti, di cui sei negli ultimi tre match e uno persino dai dilettanti del Sandonà.
Bisogna ritrovate gli equilibri ma anche fare i conti con gli “scontenti” in attesa di capire se accetteranno ancora di restare qualche mese a Palermo oppure torneranno in questi giorni a chiedere la cessione, rimanendo fuori dal progetto con il rischio di diventare dei veri e propri “esuberi”.
PALERMO, ALLARME ROSA. SQUADRA SLEGATA
Intanto c’è da fare i conti con la batosta contro la Sicula Leonzio: Zamparini ribadisce che non fa testo, ma in passato altre volte il ko di agosto fu “galeotto”. Dapprima Glerean (eliminato in Coppa Italia dalla Reggina e poi esonerato a inizio campionato), poi Colantuono (esonerato alla prima di campionato dopo aver perso in amichevole con il Portogruaro) e Pioli, che pagò a caro prezzo la sconfitta in amichevole con il Napoli dopo essere stato eliminato dal Thun in Europa League.
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Il padre padrone ha già sentenziato che con il fatto che gli scontenti siano rimasti, bisogna tornare al modulo 5-5-0.
Struna non può stare in panchina, Rispoli e Aalesami non possono stare in panchina. Alias fate vobis.
Buongiorno. Ma Bueno è sempre in lista in una eventuale vendita di Nestoroski?
Tedino resterà perche manovrabile dal vecchio che continuerà a fare la formazione di testa sua e mandare in panchina la gente in base alle priorità di possibili plusvalenze. In sostanza il solito schifo che terminerà quando Zamparini venderà o creperà