GdS – “Palermo, la quota della discordia. Di Piazza aspetta l’offerta giusta”
“Vendere sì, ma a chi?”. Questa la domanda posta da Benedetto Giardina, che ne Il Giornale di Sicilia analizza la situazione societaria in casa Palermo. Data la frattura tra Dario Mirri e Tony Di Piazza ormai insanabile, l’italo-americano è in cerca di acquirenti, ma la vendita del suo 40% risulta molto difficile.
Il capitale versato da Di Piazza per il club ammonta infatti a 2.7 milioni di euro, cifra che sarebbe alla base di un eventuale trattativa di cessione delle quote. Il che rende tutto molto complicato: l’ex vicepresidente non ha intenzione di svendere. La richiesta sarebbe pari ad almeno 3 milioni di euro, che per un club appena promosso in Serie C risulterebbe troppo elevata.
Tra l’altro Mirri, che ha fatto sapere di voler sfruttare il diritto di prelazione in caso di cessione, dovrebbe appunto aspettare un’offerta da un altro acquirente da poter pareggiare. In ogni caso, il budget per la nuova stagione è stato fissato e Di Piazza ha versato la sua parte, quindi il Palermo “può camminare sulle proprie gambe”. Ma i dissapori in Hera Hora rimangono.
LEGGI ANCHE
PALERMO, CASERTA E TOSCANO NOMI CALDI
Fare un vero azionariato popolare con lu quote di Dipuazza vincolate a quelle di Mirri
L’azionariato popolare non serve a niente.
Mirri avrà il diritto di prelazione delle azioni, ma Di Piazza vorrà guadagnarci tanto?