GdS – “Palermo, vietato perdere”. Coronado e Nestorovski rischiano l’esclusione
“Vietato perdere” Questo il titolo scelto dal Giornale di Sicilia per introdurre i temi di Venezia – Palermo: il via alla semifinale d’andata dei playoff è fissato per le ore 21, ma fino ad allora saranno tanti i dubbi da sciogliere relativi agli uomini e al modulo da schierare. E nel mezzo di tante “idee confuse” ad essere sacrificato potrebbe essere anche Igor Coronado.
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Stellone (come riporta Carlo Brandaleone) sarà quasi certamente costretto a fare scelte dolorose: potrebbe restare fuori Nestorovski, ma nelle prove di 4-4-2, che fino ad ora ha esaltato Rolando ma ha isolato Coronado, il tecnico ha provato anche una variante senza il brasiliano e l’unico a centrocampo certo del posto è Jajalo.
Tutte ipotesi che però Zamparini potrebbe aver fortemente osteggiato nella sua visita in ritiro alla vigilia di un match in cui conterà tantissimo l’esperienza e la leadership di giocatori come Rispoli che stasera toccherà quuota 13 presenze nei playoff di Serie B (record assoluto davanti ad Andrea Caracciolo, con cui ha condiviso una delle due promozioni ottenute in carriera nella post season).
VENEZIA – PALERMO, PROBABILI FORMAZIONI
Passare al 4-3-1-2, tornare alla difesa a tre… tante le ipotesi sul tavolo e la sensazione che contro questa Venezia il Palermo non si possa permettere di giocare con solo due interni di centrocampo. Ma soprattutto il Palermo non si può permettere di farsi sorprendere ed essere travolto come accaduto il 27 aprile scorso, con una sconfitta che costò il posto a Tedino. E nonostante i pochi giorni di recupero, i lagunari cercheranno di aggredire subito la partita, anche perché “al contrario del Palermo non ha nulla da perdere” in quella fase del campionato dove chiamarsi Palermo e Venezia conta poco e dove i rosa (“con 25 milioni in tasca in più”) non sarebbe mai dovuto arrivare. Eppure la Serie A è ancora lì, a portata di mano.
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STELLONE DEVE DARE UNA MAGLIA A CORONADO. LE ALTRE POI LE PUO DARE ANCHE A CASACCIO. ABBIAMO SOLTANTO UNO CHE SI PUO CHIAMARE TALE.