GdS – “Il Palermo vive di espedienti”. La Procura rilancia e cita anche Baccaglini
“Procura al contrattacco”. Questo il titolo scelto dal Giornale di Sicilia per analizzare le controdeduzioni presentate dai pm in merito all’istanza di fallimento del Palermo, ribadendo il proprio impianto accusatorio e ritenendo il club rosanero ancora in una situazione critica, tiando in ballo anche le deposizioni delle ultime settimane, compresa quella di Paul Baccaglini.
ZAMPARINI: “NAZIONALI? SENZA LA SERIE A CHIEDO I DANNI. CASCIO SPARITO, MA…”
Sul quotidiano (oltre alle divergenze sulla valutazione del parco giocatori e i rischi legati alla compravendita Mepal – Alyssa), vengono citate anche le deposizioni dei vari Baccaglini, Baiguera e altri collaboratori, con la Procura che afferma: “Tutti i soggetti sentiti hanno dichiarato che il Palermo vive di espedienti, che non riesce a soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni e che senza immissioni di capitale da parte di terzi sarebbe certamente fallita”.
PALERMO, RESET RIUSCITO MA A NOVARA SARÀ EMERGENZA
Per i pm, inoltre, Alyssa non è legata al Palermo da alcuna sinergia commerciale, essendo la sua proprietà anche’essa riconducibile a Zamparini tramite la Kalika, società che avrebbe contratto il finanziamento da 4 milioni con cui Alyssa avrebbe poi saldato la prima rata del debito di 40 milioni legati all’operazione Mepal. Per la Procura sono “una prova lampante, quasi confessoria dello stato di insolvenza” ritenendo che in caso contrario tali operazioni non sarebbero mai state messe in atto, operazioni realizzate al solo fine (si legge) “con la sola finalità di falsificare i bilanci”.
FALLIMENTO PALERMO: LE CONTRODEDUZIONI DELLA PROCURA
I pm inoltre hanno fatto luce anche sulla holding di Zamparini, la GASDA (che ha rilasciato la fidejussione a garanzia dell’operazione Mepal – Alyssa): oltre alla mancata registrazione della fidejussione, la Procura (riporta il quotidiano) mette nero su bianco un indebitamento della holding di 202,6 milioni (oltre 61 dei quali verso Montepaschi), partecipazioni in società indebitate come la Montemare Grado Spa e numerosi debiti erariali con 8 procedure di pignoramento già avviate.
LEGGI ANCHE
IL FUTURO DI GNAHORÉ: IL NAPOLI INCOMBE
Sipario!!!