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GdS – “Quote di Di Piazza, un advisor per stabilire la valutazione”

Le quote di Tony Di Piazza sono in vendita. La conferma è arrivata direttamente dal presidente del Palermo, Dario Mirri, che ha indicato anche un advisor che si occuperà di stabilirne la valutazione. Si tratta di PricewaterhouseCoopers e l’obiettivo è quello di trovare un investitore disposto a rilevare il 40% delle quote di Hera Hora.

Benedetto Giardina, sulle pagine del Giornale di Sicilia, scrive che l’advisor dovrà dare una valutazione del Palermo in ottica presente e non solo, dato che verrà prodotto un documento che potrebbe rappresentare una base anche per il futuro del club. Verrà infatti stabilito il valore delle quote.

Nella giornata di mercoledì, in videoconferenza, si sono incontrati lo stesso Mirri e Gianluca Paparesta, “uomo” di Di Piazza e dirigente rosanero fino al 30 giugno. Nella call, citata dal presidente durante l’intervista a Trm, le parti hanno avviato i colloqui con gli advisor di PricewaterhouseCoopers.


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9 thoughts on “GdS – “Quote di Di Piazza, un advisor per stabilire la valutazione”

    1. con questa mossa mirri viene allo scoperto e praticamente ammette che on non vuole compare le quote o non può’ permettersele, allora dico io, e’ chiaro che ti piace l’idea di fare il centro sportivo…ma a che scopo, soldi per fare una squadra competitiva non ne hai, fai le cose per bene e insieme a di piazza vendi pure tu,

  1. L’impegno assunto anche dalla proprietà maggioritaria di affidare a PwC l’incarico della valutazione della società, al di là del formale riferimento alla quota di Di Piazza, conferma l’indiscrezione che ci ha fornito Guido Monastra qualche giorno fa.
    È chiaro quanto sia scarsamente probabile trovare qualcuno interessato a rilevare il ruolo di finanziatore di minoranza, soprattutto in un contesto infelice qual è quello attuale.
    Probabilmente i Mirri pensano di vendere senza attendere l’esecuzione del piano che era stato illustrato al tempo del bando.
    Gli stessi toni meno accesi e polemici che abbiamo notato nelle parole di Mirri degli ultimi giorni, quando si riferisce a Di Piazza, probabilmente confermano che la compagine intera condivide la scelta di vendere in blocco, nell’interesse di tutti.
    Non credo che sia una mossa volta solo a rabbonire Di Piazza ed evitare che il contrasto metta in difficoltà la società nei prossimi mesi.

  2. Il problema non è la cessione del 40%.
    Il fatto è che se oggi per assurdo, Mirri e Di piazza regalasdero le quote,. Nessun imprenditore serio lo acquisterebbe, semplicemente perché il Palermo non interessa a nessuno. È assurdo per molti ma è la realtà

    1. Il Palermo non interessa a nessuno? Chi lo dice, tu? per me è assurdo quello che hai scritto. è arrivato il manager 😉

  3. Facendo un rapido calcolo: società appena creata, nessuna convenzione attiva per lo stadio, parco giocatori praticamente nullo, risultati mediocri… ad occhio e croce, salvo il finanziamento findomestic per Kanoutè (sia lode a Giuseppe), le quote dovrebbero vale tra i 10 ed i 12 €.

  4. Fred tu avrai altre notizie e mi fa anche piacere, ma quanto dico è confermato dall’evidenza dei fatti. Il Palermo ne in A ne in B, ne in C ne partendo da 0 ha attratto l’attenzione, club, come Parma, Bologna o Sassuolo sono vendibili come la coca cola. Cosa fa la differenza. In quelle realtà ci sono imprenditori ed attraggono gli investimenti. Qui c’è il deserto, siamo un deserto di meraviglie.

  5. Tra l’altro Fred, Di piazza se ne vuole uscire, lui vive a New York non a San Cipirello eppure come vedi non ha saputo portare nessuno per acqustare il Palermo… Non lo vogliono nemmeno regalato

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