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GdS – “Rifondazione a matrice italiana”: poche certezze e cessioni eccellenti

“Rifondazione”. Questo il titolo del Giornale di Sicilia che si interroga sul futuro del Palermo (con un budget ancora da stabilire) anche nell’ottica del mercato e della squadra da costruire per affrontare la prossima stagione. Pomini e alcuni leader italiani dello spogliatoio resteranno, il resto è un’incognita.

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Stavolta “i superstiti delle macerie potrebbero non essere pochi. Il Palermo non può avere certezze su chi è disposto ad acquistare i suoi calciatori, pur avendo trattenuto a forza qualcuno dei prezzi pregiati: può avere certezze su chi resterà perché comunque ha bisogno di una base di partenza per una rosa da rifondare e, a dispetto delle cessioni eccellenti che si prospettano nelle prossime settimane, questa base c’è”.


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Nella prossima stagione spazio dunque ad un mix di giovani ed esperti e a matrice italiana: con Posavec ormai “scaricato”, Pomini sarà confermato (Maniero possibile secondo), mentre in difesa si punta sulla voglia di riscatto di Bellusci (contratto fino al 2020) e l’impiego dei giocatori hanno avuto meno spazio (Szyminski e Accardi) o di chi non ha visto affatto il campo (Ingegneri).

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A centrocampo è sulle fasce possibile ecatombe: Rispoli e Aleesami hanno mercato; Chochev partirà sicuramente; Jajalo, Gnahoré e Murawski sono in bilico, mentre per Rolando bisogna trovare l’accordo per il prestito. L’unico confermato è Fiordilino, mentre offerte arriveranno certamente per La Gumina, Nestorovski e Coronado. L’attacco potrebbe essere rifondato intorno a Moreo, Lo Faso ed Embalo (il primo con concrete chances di rimanere dopo il mancato riscatto da parte della Fiorentina). Bentivegna invece ha il contratto in scadenza tra un anno e la società valuta se prenderlo in considerazione per il prossimo anno.

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4 thoughts on “GdS – “Rifondazione a matrice italiana”: poche certezze e cessioni eccellenti

  1. È come pensa di salvarsi……dalla serie C con i dilettanti della primavera ? Ah. C è anche Costantino, Portello, Patterman e chi più ne ha più ne metta.

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