GdS – Tutti d’accordo (o quasi): “Nessuno è forte come il Palermo”
“Nessuno è forte come il Palermo”. Questo il titolo scelto dal Giornale di Sicilia per passare in rassegna l’analisi di tanti tecnici della Serie B in merito alle possibilità di agguantare la promozione diretta ai playoff. Tutti concordano sulle qualità tecniche e fisiche dei rosanero e sul ruolo di Coronado come uomo capace di fare la differenza.
23 MAGGIO: L’ANTIMAFIA SIAMO TUTTI NOI
Eugenio Corini sottolinea i pericoli dei playoff: “In sfide del genere i valori si azzerano. Quanto accaduto lo scorso anno con Benevento e Carpi lo dimostra. Conterà tanto l’aspetto psicologico”. Castori (dopo aver raggiunto la salvezza con il Cesena) esalta le doti di Coronado, ma avverte: “Non c’entra niente con questa categoria, ha davvero delle giocate che possono fare la differenza. Non ho visto però il Palermo in grande condizione atletica. Outsider? Il Cittadella”. Boscaglia: “Gli elementi di qualità sono importanti. E bisogna giocare solo per vincere”.
PLAYOFF DI SERIE B, POSSIBILE LO SLITTAMENTO
Novellino riflette sulle pressioni: “Il Venezia forse è la squadra più libera. Il Palermo è invece obbligato a vincere questi playoff”. Fabio Gallo dice Venezia anche oltre l’aspetto mentale: “Hanno la struttura e i giocatori per far bene”, mentre Tesser sottolinea: “É un nuovo torneo per tutte”. De Canio invece piazza il proprio tris di favorite: “Palermo, Venezia e Bari hanno gran belle squadre, ma i rosa dovranno provare ottenere la promozione tramite i playoff”. Per Colantuono invece il Palermo è la favorita d’obbligo: “Mi ha impressionato. Una squadra veramente forte e molto fisica. La Gumina può essere una variabile importante”.
SORRENTINO: “IL PALERMO DEVE STARE IN A”
La chiosa (idealmente) è affidata all’editoriale di Carlo Brandaleone: “Il dibattito sul modulo è aperto. Il Palermo ha pagato più volte la confusione di ruoli e intromissioni. Se Stellone crede ancora nel 4-4-2 bene, ma non trascuri il fatto che la squadra le cose migliori le ha mostrate in un altro modo. Soprattutto in attacco: Nestorovski e La Gumina non insieme? Risibile. Quello che serve è provare a vincere e schierare più giocatori possibili con personalità e in grado di sbloccare le partite”.
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