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Genk – Napoli 0 – 0 / LE PAGELLE: Lozano fantasma, Milik sprecone

Il Napoli doveva vincere, ma contro il Genk fallisce miseramente e torna a casa con uno 0-0. Approccio morbido degli uomini di Ancelotti, che nel primo tempo mancano diverse occasioni. Nella ripresa la partita si complica, con i belgi a difesa del risultato: i partenopei le provano tutte (inserendo anche Mertens e Llorente), ma non incidono quasi mai e rischiano anche di prendere gol nel finale. Per il Napoli un netto passo indietro.

GENK: Coucke 6; Maehle 6, Cuesta 5,5, Lucumí 6, Uronen 5,5; Berge 6,5, Hrosovsky 6,5; Ito 5,5, Hagi 6 (dal 46′ s.t. Heynen s.v.), Bongonda 6,5 (dal 44′ s.t. Paintsil s.v.); Samatta 6. 

NAPOLI: Meret 7; Di Lorenzo 6, Manolas 6, Koulibaly 6,5, Mario Rui 6 (dal 34′ p.t. Malcuit 5,5); Callejon 5,5, Allan 6, Elmas 5,5 (dal 13′ s.t. Mertens 6), Ruiz 5; Lozano 4,5, Milik 4,5 (dal 27′ s.t. Llorente 6).


I MIGLIORI DEL NAPOLI

Meret: Baluardo. Il Napoli si fa sorprendere dai belgi e lui salva più volte il risultato nel primo tempo con parate importanti. A soli 22 anni è già ampiamente a proprio agio nelle partite europee.

Koulibaly: Leader della difesa, chirurgico negli interventi, vicino anche al gol (solo un salvataggio sulla linea gli nega la gioia personale). Anche nelle serate negative il Napoli si regge sempre sulle sue spalle.

I PEGGIORI DEL NAPOLI

Milik: Tre occasioni per portare in vantaggio il Napoli, tre occasioni mancate (due delle quali letteralmente divorate). Servito male dai compagni a volte, ma fatica a smarcarsi e sbaglia anche in fase di ripartenza, compromettendo buone azioni. Male male male.

Lozano: Primi 60 minuti di nulla e la poca intesa con Milik c’entra fino a un certo punto. Dopo l’ingresso di Mertens e il cambio di modulo prova a scuotersi, ma così non può bastare.

Fabian Ruiz: Passa buona parte del primo tempo a rincorrere in fase difensiva e nel resto della gara fatica ad incidere in quella offensiva; lento e impreciso sia nelle letture che nell’esecuzione. L’ammonizione per fallo tattico dopo un suo errore è lo specchio di una partita incolore.

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