Genoa, tifosi contro Preziosi: “Non mi faccio condizionare”
Palermo e Genova, sponda Genoa, accomunate da uno stesso desiderio: vedere i propri presidente fuori dalla società. E se in casa rosanero, Maurizio Zamparini è stato ormai scaricato dalla piazza, non se la passa meglio il suo collega Enrico Preziosi.
Dopo un mercato di gennaio con la perdita di pezzi illustri che ha poi provocato un semestre disastroso e una salvezza acciuffata alla penultima, è scattata la rivolta dei tifosi. Chiaro il messaggio, “Preziosi vattene”, recapitato direttamente a Cogliate (provincia di Monza Brianza) davanti la sede di Giochi Preziosi.
“Gli unici a preoccuparsi sono stati i miei dipendenti – risponde il presidente del Grifone – , le persone che hanno messo questi striscioni sono simpatici e burloni. Se mi avessero avvisato li avrei accolti e ricevuti”, la prende con una carte ironia Preziosi.
Il numero uno è stato più volte invitato a vendere il club: “Se credono di condizionarmi si illudono – recita la nota del presidente – . Se farò qualcosa e la farò, sarà solo per il bene del Genoa a cui tante persone serie tengono molto”, conclude.