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Germania – Italia 5 – 2, LE PAGELLE: disastro azzurro, differenza abissale

GERMANIA – ITALIA 5 – 2 Marcatori: 10′ p.t. Kimmich (G), 49′ p.t. Gundogan (G) su rigore, 6′ s.t. Muller (G) 22′ s.t. Werner (G), 24′ s.t. Werner (G), 34′ s.t. Gnonto (I), 49′ s.t. Bastoni (I)

La Germania passeggia su un’Italia spenta e surclassata in ogni aspetto. Al Borussia Park di Monchengladbach, finisce 5-2 per i tedeschi con il ct Mancini evidentemente sconsolato dalla prestazione degli azzurri e dalla differenza abissale con l’avversario.

Una grande occasione per Raspadori in avvio, poi la Germania passa in vantaggio con Kimmich (che viene perso dalla difesa azzurra sull’inserimento in area) e prende in mano il timone; gli azzurri soffrono e sbagliano molto. Mancini già prima della fine di primo tempo passa alla difesa a tre inserendo Luiz Felipe, ma poi Bastoni concede il rigore trasformato da Gundogan.

Nella ripresa altri due debutti in maglia azzurra (Scalvini e Caprari), ma anche stavolta la reazione azzurra dura pochi minuti: in poco di più di metà parziale i tedeschi travolgono gli azzurri. Mancini seduto in panchina sconsolato e il gol della bandiera di Gnonto sono il ritratto di un’Italia che dopo alcune tiepide iniezioni di fiducia torna brutalmente a fare i conti con la realtà. Il cammino per risalire la china sarà lungo e difficile.


GERMANIA: Neuer 7; Klostermann 6,5, Sule 7, Rudiger 7; Hofmann 6,5 (dal 18′ s.t. Gnabry 6), Gundogan 7,5 (dal 43′ s.t. Stach s.v.), Kimmich 7,5, Raum 7; Sané 6, Muller 7,5 (dal 40′ s.t. Musiala 6); Werner 6 (dal 31′ s.t. Nmecha 6). 

ITALIA: Donnarumma 5; Calabria 4, Mancini 4 (dal 34′ s.t. Scamacca s.v.), Bastoni 4,5, Spinazzola 5 (dal 20′ s.t Dimarco 6); Barella 4,5, Cristante 4,5, Frattesi 5 (dal 1′ s.t. Scalvini 5,5); Politano 5,5 (dal 43′ p.t. Luiz Felipe 5), Raspadori 6 (dal 1′ s.t. Caprari 5,5), Gnonto 6,5. 

Donnarumma 5: Già nel primo tempo è costretto a fare gli straordinari ma da solo non può nulla contro le ondate offensive della Germania. Incolpevole sui primi due gol; sul terzo viene “tradito” dalla difesa (in grande sofferenza). E’ dal suo controllo difettoso che invece nasce il 5-0.

Calabria 4: Troppo timido in avvio nella marcatura di Raum, che non si fa pregare e affonda sempre il colpo (al punto da costringere Mancini a cambiare modulo). Il cambio di modulo gli permette di affacciarsi un po’ di più in attacco, ma la partita è ormai compromessa.

Mancini 4: Nervoso e in affanno sin da subito e l’intesa con Bastoni stasera non scatta praticamente mai. Nella ripresa affonda in fase difensiva al pari dei compagni.

(dal 34′ s.t. Scamacca s.v.): Pochi minuti per lui, nessuna azione degna di nota.

Bastoni 4,5 Si va sempre più spegnendo con il passare dei minuti, un’azione tedesca dopo l’altra. Nei minuti finali di primo tempo anche un colpo alla caviglia e (forse anche per mancanza di lucidità) commette fallo da rigore. La ripresa è di fatto un calvario. Il gol nel finale una magrissima consolazione in una serata da dimenticare.

Spinazzola 5: Prova ad accendersi ma sembra avere pochissima benzina rimasta in corpo per poter incidere. Qualche affondo sulla fascia ma poco altro.

(Dal 20′ s.t. Dimarco 6): Entra a partita compromessa, qualche sortita offensiva per lui. Firma gli assist per i due gol azzurri.

Barella 4,5: Anziché trascinare la squadra non entra mai in partita, sia in fase offensiva che difensiva. Tanti, troppi errori.

Cristante 4,5: Idem come sopra. Nella ripresa alza un pochettino il baricentro ma la sostanza non cambia.

Frattesi 5: Partecipa alla “dormita” sul gol di Kimmich (lui lo “lascia”, poi i compagni non lo vanno a prendere), poi Mancini cerca di invertirlo di posizione con Barella. Ma serve a poco: di fatto, sparisce presto dalla partita (che finisce dopo appena un tempo).

(Dal 1′ s.t. Scalvini 5,5): Per lui una serata da ricordare solo per il debutto in azzurro, fa quel che può in una difesa in evidente affanno.

Politano 5,5: Confeziona una grande giocata per Raspadori nei primi minuti, poi è costretto quasi sempre a ripiegare per aiutare Calabria su Raum. Viene sacrificato da Mancini prima ancora dell’intervallo per far entrare Luiz Felipe e passare alla difesa a tre.

(Dal 43′ p.t. Luiz Felipe 5): Quando entra in partita, la partita è già andata. Di fatto partecipa alla seconda parte del naufragio.

Raspadori 6: Una grandissima occasione in avvio (resterà l’unica fino al gol di Gnonto), ma quando si tratta di fare a spallate con Rudiger & Co. è normale cha faccia fatica. E allora Mancini decide di sacrificare anche lui per dare una chance a Caprari.

(Dal 1′ s.t. Caprari 5,5): Mancini prova a mettere forze fresche e lui prova a riboccarsi le maniche. Tenta il gol in rovesciata ma non ha fortuna.

Gnonto 6,5: Dopo i recenti exploit, partita difficile per il giovane attaccante dello Zurigo. Lui si mette al servizio della squadra con spirito di sacrificio: pochissimi palloni per accendersi in attacco; in fase difensiva fa quel che può. Unica nota positiva il gol nel finale che gli vale il record di più giovane marcatore azzurro di sempre.

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